Categorie: Senza categoria

Bullismo, numeri allarmanti: due bambini di 11 anni su 20 hanno subito atti di prevaricazione

Il bullismo e il cyberbullismo sono fenomeni sempre vivi con episodi di cronaca giornalieri a ricordarcelo e che devono farci riflettere e sapere che nonostante le tante iniziative c’è ancora molto da fare.

Le stesse statistiche non sono rasserenanti, perché il bullismo tocca tutte le fasce di età dei minori.

I dati del bullismo

Secondo i dati riportati dal Ministero Della Salute il bullismo non riguarda solo i ragazzi/e delle scuole superiori, ma è un fenomeno purtroppo molto allargato anche nelle fasce di età più piccole.

Secondo  i dati della Sorveglianza Health Behaviour in School-aged Children -HBSC Italia 2022, gli atti di bullismo subìti a scuola sono più frequenti nei più piccoli dagli 11 ai 13 anni con particolare riferimento alle ragazze. In dettaglio, gli 11enni vittime di bullismo sono il 18,9 % dei ragazzi e il 19,8% delle ragazze; nella fascia di età di 13 anni sono il 14,6% dei maschi e il 17,3% delle femmine; gli adolescenti (15 anni) sono il 9,9% dei ragazzi e il 9,2% delle ragazze.

Attenzione, quasi il venti percento, vuol dire che due bambini di 11 anni su 20 hanno subito atti di bullismo, numeri veramente enormi.

Un ulteriore elemento allarmante è il fatto che chi dei ragazzi è esposto a episodi di violenza domestica è più propenso ad accettare forme passive di bullismo o viceversa sono più propensi ad esercitare loro stessi forme attive di bullismo nei confronti di coetanei.

Anche per il cyberbullismo, fenomeno sviluppatosi a seguito dell’uso massivo dei social e di internet in generale da parte degli adolescenti, i dati sono preoccupanti: nella fascia di età 11 anni risultano vittime di cyberbullismo il 17.2% dei maschi e il 21,1% delle femmine; i 13enni coinvolti sono il 12,9% dei ragazzi e il 18,4% delle ragazze; gli adolescenti di 15 anni sono il 9,2% dei maschi e l’11,4% delle femmine.

Cosa si sta facendo per combattere il fenomeno, le ricerche

Anche se i numeri sembrano dire altro, in realtà da diversi anni si sta facendo molto per combattere il bullismo, sia a livello mondiale che a livello di singolo Paese.

Si sta facendo molto sia a livello di enti di ricerca, uno su tutti lo studio internazionale HBSC (Health Behaviour in School-aged Children Comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare), cui l’Italia partecipa dal 2001. L’indagine rappresenta, infatti, lo “strumento nazionale per il monitoraggio dei fattori e dei processi che possono determinare effetti sulla salute degli adolescenti, attraverso la raccolta di dati sulla salute, sui comportamenti a essa correlati e su di loro determinanti”. Perché solo una corretta visione della realtà consente di avviare le azioni correttive giuste.

Il monitoraggio continuo del fenomeno è quindi assolutamente indispensabile.

Cosa fanno i social a difesa del bullismo

Così come lo sono azioni in difesa del fenomeno, che ad esempio stanno avviando le maggiori compagnie che offrono i social utilizzati.

Instagram, social largamente diffuso anche tra i giovanissimi, ha introdotto una serie di misure di supporto e di aiuto ai genitori per consentirne l’utilizzo anche ai minori ma in tutta tranquillità.

Come riporta la pagina Istituzionale, genitori e tutori, così come i ragazzi, “possono inviare richieste per avviare la supervisione, che permette di creare abitudini positive online”. Il genitore che decide di adottare queste protezioni , dopo aver avviato la supervisione con il proprio figlio, avrà la possibilità di supervisionare il suo account Instagram,  vedere quanto tempo trascorre sull’app, l’elenco dei suoi follower e delle persone/Pagine seguite, nonché le segnalazioni che invia a Instagram. Insomma, uno strumento di controllo e monitoraggio completo a che permette anche di impostare limiti di tempo o pause programmate per aiutarlo a gestire il suo tempo al meglio.

Il progetto “Bro and sis” di Foggia

Ricerche, strumenti di controllo messi a disposizione dai Social, ma anche progetti come quello avviato da un istituto scolastico di Foggia.

Il progetto sperimentale si chiama “Bro’ and Sis“, e nasce con l’intento di accompagnare gli alunni delle prime classi nel complesso passaggio tra la scuola media e quella superiore, in cui potrebbero annidarsi situazioni complesse, come anche quella del bullismo.

Come aveva già anticipato la Tecnica Della Scuola, la sperimentazione è rivolta ai 220 studenti circa delle 11 prime classi frequentanti i quattro indirizzi della scuola. Il progetto prevede che ad ogni classe venga affidata una coppia di studenti più grandi, in tutto 22, scelti attentamente tra gli studenti di terza e quarta per metterne alla prova il comportamento. Studenti, quindi che si comporteranno come “fratelli maggiori”, contribuendo a migliorare il dialogo tra compagni e con i docenti, favorendo l’integrazione e, non ultimo come importanza monitorare più da vicino che non si creino dinamiche problematiche come quello del bullismo.

Bullismo ti conosco, non ti temo, ti combatto e un giorno si spera rimarrai solo un ricordo da raccontare nei testi dei libri di scuola.

Speriamo veramente che le cose andranno cosi!

.

.

.

.

.

.

.

.

.

Bullismo, numeri allarmanti: due bambini di 11 anni su 20 hanno subito atti di prevaricazione ultima modifica: 2023-11-13T04:13:19+01:00 da

Gilda Venezia

Leave a Comment
Share
Pubblicato da
Gilda Venezia

Recent Posts

Concorso docenti 2024, un altro centinaio di rinunce di commissari rallenta lo svolgimento

Tuttoscuola, 14.5.2024. Sembra inarrestabile la fuga dalle commissioni esaminatrici dell’attuale concorso docenti 2024, probabilmente a…

10 ore fa

L’importanza dei diplomati negli istituti tecnici e professionali per l’economia italiana

Informazione scuola, 14.5.2024. Gli studenti diplomati negli istituti tecnici e professionali rappresentano una risorsa per…

11 ore fa

Spesi 3 miliardi su 20: il Pnrr scuola arranca. “Rischia di essere un’occasione persa”

di Ilaria Venturi, la Repubblica, 14.5.2024. La fotografia delle fondazioni Agnelli e Astrid. I ritardi e…

11 ore fa

Docenti neoassunti, chiarimenti sulle ore di formazione PNRR

di Lara La Gatta, La Tecnica della scuola, 14.5.2024. Ore di formazione PNRR: se non…

11 ore fa

Inclusione scolastica, normativa e giurisprudenza

di Lara La Gatta, La Tecnica della scuola, 14.5.2024. Se è facile parlare di inclusione…

11 ore fa

Esiti mobilità docenti 2024, fasi e continuità di servizio

La Tecnica della scuola, 14.5.2024. Manca poco per conoscere gli esiti della mobilità 2024/2025. Nella…

11 ore fa