La Tecnica della scuola, 29.6.2021.
Il ministro Bianchi è stato chiaro, vuole far scegliere ai ragazzi un percorso per fare l’insegnante, provando a valorizzare le competenze. È quanto ha affermato nel corso del web talk “Che cosa serve alla scuola: priorità imprescindibili” promosso da Vita e dalla rete Educazioni.
“Dobbiamo ritrovare dei percorsi non facilitati, neanche certi, ma che permettano ad un ragazzo che si iscrive all’università, a italiano, a matematica, a violoncello, di poter scegliere un percorso per fare l’insegnante. Quello che umilia il mestiere d’insegnante è che intanto ti laurei, poi dopo guardiamo. Mi iscrivo a una graduatoria perché c’è sempre una graduatoria. No”.
Bianchi fa poi riferimento al decreto sostegni bis che ha riguardato il sistema di reclutamento:
“Ci siamo impegnati a riformare il sistema di reclutamento che deve coniugare una parte teorica e una parte d’accompagnamento dei colleghi più anziani, perché essere anziani non dev’essere una colpa ma dev’essere il frutto dell’esperienza, e fare un esame perché in questo Paese, mi è stato fatto notare, si va di ruolo per il concorso però dev’essere chiaro questo, il Paese si costruisce dalle fondamenta”.
Il concorso Stem ha preso il via, come abbiamo riferito in precedenza, ma che ne è delle altre classi di concorso? Ad oggi le prove non sono state calendarizzate e siamo in attesa dei nuovi bandi, ma sulla base di quanto stabilito per le classi di concorso A020, A026, A027, A028, A041 (cosiddette Stem), si può comprendere come si svolgerà la prova e come prepararsi anche rispetto alle altre classi di concorso rimaste ferme al blocco di partenza.
Unica prova scritta (computer-based) con più quesiti a risposta multipla, volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato sulle discipline della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese.
I 50 quesiti (ognuno di 4 risposte di cui una esatta, per un tempo complessivo di 100 minuti), saranno così suddivisi:
Ciascuna risposta esatta vale 2 punti, zero punti valgono le risposte non date o errate. La prova è valutata al massimo 100 punti ed è superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti.
I candidati che supereranno la prova scritta, accederanno all’orale. Il programma d’esame fa riferimento all’Allegato A e valuta:
La prova orale, della durata massima complessiva di 45 minuti, consiste nella progettazione di una attività didattica, comprensiva dell’illustrazione delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche compiute e di esempi di utilizzo pratico delle TIC.
La prova orale è valutata al massimo 100 punti e superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti.
Alcune classi di concorso potrebbero necessitare della prova pratica, come da ALLEGATO A.
Sia per la prova pratica che per il colloquio, si possono totalizzare al massimo 100 punti. Complessivamente la prova orale sarà il risultato della media aritmetica delle due valutazioni.
Carta e penna dovrebbero restare strumenti di concorso, a dispetto di quanto dica il ministro della P.A. Renato Brunetta. Il bando del concorso Stem, infatti, chiarisce: durante lo svolgimento della prova i candidati possono utilizzare carta da scrivere e penne messe a disposizione dall’amministrazione. E’ vietato invece introdurre nella sede di esame appunti, libri, dizionari, testi di legge, pubblicazioni, strumenti di calcolo, telefoni portatili e strumenti idonei alla memorizzazione o alla trasmissione di dati. E’ fatto, altresì, divieto ai candidati di comunicare tra loro verbalmente o per iscritto, ovvero di mettersi in relazione con altri, salvo che con gli incaricati della vigilanza e con i componenti della commissione esaminatrice. In caso di violazione è disposta l’immediata esclusione dal concorso.
Ecco una sintesi dei principali nodi concettuali generali, validi per ogni classe di concorso:
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Come diventare insegnante. Tutto quello che c’è da sapere sul concorso scuola ultima modifica: 2021-06-30T09:16:10+02:00 da
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