Comunicato stampa No proroga DM

inviato dal Comitato Insegnanti Uniti nel Merito, 22.6.2018

– Gli  Insegnanti uniti nel merito che  ieri molto hanno apprezzato la pubblica dichiarazione del Ministro Marco Bussetti che, rimettendo finalmente al centro il merito e la legalità nel reclutamento della scuola pubblica, escludeva eventuali azioni  del Ministero atte a sanare la posizione delle migliaia di diplomati magistrali inseriti in GaE con un ricorso, leggono ora una ipotesi di soluzione, accreditata MIUR da più parti che si delinea invece come una vera e propria sanatoria.

Tale ipotesi  prospetta che i diplomati magistrali godrebbero di una proroga del loro contratto fino a giugno 2019 restando sul posto che ora occupano in attesa del concorso facilitato modellato su quello della secondaria così da confluire in una GMR, con i colleghi di scienze della formazione, in attesa del ruolo.

Nella speranza che questa sia e resti solo un’ipotesi frutto di una burocrazia che già troppo spesso nelle sue elaborazioni mal riuscite ha prestato il fianco a ricorsi (ultimamente è sufficiente pensare alle sessioni suppletive del concorso 2016 e al dl 57/2017), Insegnanti Uniti nel Merito ribadiscono che:

  1. tale ipotesi è di per se negativa considerato che i diplomati entro il 2001/2002 sono 1.500000 in grado di creare un bacino di reclutamento infinito più delle stesse Graduatorie ad esaurimento e di negare il futuro professionale ai laureati e laureandi in scienze della formazione;
  2. è necessario bandire concorsi regolari per titoli ed esami basati sullo standard professionale perché i bambini non possono avere maestre di serie A e serie B;
  3. l’ipotesi di congelare i ruoli è anticostituzionale essendo presenti contro interessati inclusi a pieno titolo nelle Graduatorie ad esaurimento e nelle Graduatorie del Concorso 2016;
  4. il problema della continuità è un falso problema visto che il MIUR stesso mai l’ha rispettata nemmeno per gli alunni disabili ed ogni anno ha concesso nomine al 30 giugno e all’avente diritto con cambio docente a gennaio;
  5. finalmente quei posti saranno occupati da docenti ai quali già spettavano come ruolo e da precari con titoli in regola;
  6. tale ipotesi non considera per nulla i danni all’oggi subiti ( anzi ne aggiunge)ed i diritti acquisiti dai contro interessati che in 110 mila sono già pronti al ricorso di massa. Cosa che il MIUR sa da tempo e non deve sottovalutare;
  7. una sentenza di un organo supremo dello Stato va rispettata ed applicata NON piegata ad interessi che continuano a fare il male della scuola pubblica

Chiediamo pertanto che, come del resto più volte ribadito nelle sue pubbliche dichiarazioni, il ministro voglia ascoltare, prima di muovere alcun passo, i soggetti coinvolti, e in primo luogo gli Insegnanti Uniti nel Merito, per nulla rappresentati, peraltro, dalle OO.SS., e che ogni passo sia comunque valutato alla luce di un parere pro veritate di costituzionalità. Troviamo infatti difficile pensare che il presidente possa dare comunque il via libera a un provvedimento che non avrebbe nessun requisito di necessità e urgenza”

Congiuntamente

  • Coordinamento Nazionale Vincitori Concorso Scuola 2016
  • Comitato Tutela GaE Infanzia e Primaria
  • Coordinamento Scienze della Formazione Primaria N. O

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Comunicato stampa No proroga DM ultima modifica: 2018-06-22T08:10:25+02:00 da
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