Con Bianchi alla scuola si premia chi è più ricco

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di Tommaso Montanari, Il Fatto Quotidiano, 16.4.2021.

Gilda Venezia

Da qualche giorno, informa ilare il sito del ministero dell’Istruzione, è disponibile “la piattaforma per la compilazione del Curriculum dello Studente: il nuovo documento debutta quest’anno all’Esame di Stato del secondo ciclo di istruzione”. Il curriculum che mezzo milione di maturandi dovranno compilare è diviso in tre parti: Istruzione e Formazione, Certificazioni, Attività Extrascolastiche. In questa ultima parte i ragazzi sono invitati a inserire “informazioni sulle attività svolte in ambito extrascolastico e sul- le certificazioni che possiedono, con particolare attenzione a quelle che possono essere valorizzate nell’elaborato e nello svolgimento del colloquio”. E “al termine dell’Esame, il Curriculum sarà allegato al diploma e messo a disposizione di studentesse e studenti all’interno della piattaforma”.

Non è un’idea del ministro Patrizio Bianchi, era una delle “innovazioni” contenute nella Buona Scuola di Renzi: per fortuna finora lasciata inattuata da ministri con un residuo di consapevolezza della missione della scuola della Repubblica e della Costituzione. Ma l’economista ferrarese a cui Mario Draghi ha affidato la scuola ha rotto gli indugi, varando il Curriculum. Si tratta di una delle decisioni che chiariscono meglio la natura di questo governo: un gabinetto paleoliberista di destra, guidato dalle idee di Giavazzi e dell’Istituto Bruno Leoni.

Il curriculum mette tra parentesi il diploma a cui è allega- to: perché al mercato non basta il valore legale del titolo di studio, e nemmeno il voto. Il mercato vuole sapere cosa sta comprando. E così il ministero glielo dice: rendendo ben chiaro che la scuola deve servire non a formare cittadini, e prima persone umane, ma a piazzare capitale umano sul mercato del lavoro. E questo curriculum serve egregiamente a far capire che tipo di “pezzo di ricambio” è il ragazzo a cui sta attaccato – proprio come un cartellino sta su un pezzo di carne, sul bancone del supermercato. Ma il peggio deve venire, ed è legato alle Attività Extrascolastiche. Le commissioni della maturità si troveranno a interrogare e a valutare anche in base a un esplicito documento dell’abisso di diseguaglianza economica, sociale e culturale che divide e inghiotte i ragazzi della nostra scuola. Perché è chiaro a tutti che soggiorni all’estero, viaggi, sport, corsi di lingua, di teatro, di fotografia, di danza, di informatica, di musica… che i ragazzi inseriranno tra le Attività Extrascolastiche certificheranno solo una cosa: la ricchezza e la povertà delle rispettive famiglie. Dalla scuola in grembiule, solennemente egualitaria, siamo passati a un’esibizione della ricchezza autorizzata, anzi sollecitata, dal superiore ministero.

Così il governo dell’oligarchia ci spiega cosa sia, per lui, la meritocrazia: esattamente ciò che il diritto divino era per l’aristocrazia dell’antico regime, cioè la rassicurante certezza che chi sta sopra ci sta perché se lo merita, per- ché Dio vuole così. E che nulla, ma proprio nulla, arriverà mai a sovvertire questa immutabile scala sociale. Papa Francesco non si stanca di ripetere che da questa pandemia non si esce come prima: ma solo migliori, o peggiori. Che dopo due anni scolastici all’insegna della più turpe diseguaglianza (perché è questa, e non già l’ignoranza, la più grave conseguenza della didattica a distanza), il ministero della (già Pubblica, ora sempre più privata) Istruzione se ne esca con una simile nefandezza, lascia pensare che ne usciremo certamente peggiori.

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Con Bianchi alla scuola si premia chi è più ricco ultima modifica: 2021-04-16T22:16:49+02:00 da
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