– Il 2017 sta finendo e il 2018 sta facendo capolino, con l’entrata del nuovo anno non solo si stapperà la bottiglia di spumante o di Champagne, ma verrà stappato anche lo sblocco del contratto scuola.
Già martedì 2 gennaio 2018 ci sarà il primo incontro con cui riparte all’ARAN il negoziato per il rinnovo del contratto per i lavoratori della scuola, dell’università e AFAM e della ricerca.
La contrattazione parte da una proposta economica, che fa fede agli accordi di Palazzo Vidoni firmati il 30 novembre 2016, di 85 euro medi per comparto e da una proposta giuridica che punta sul pieno ripristino delle prerogative negoziali su organizzazione del lavoro e orari.
In buona sostanza assisteremo al tentativo dei sindacati di inserire dentro la contrattazione, oltre i soldi previsti nella legge di bilancio 2018 per i contratti del pubblico impiego (i famosi 85 euro lordi medi mensili), anche i 640 milioni di euro, o parte di essi, già inseriti in bilancio per onorare i commi 121 e 126 dell’art.1 della legge 107/2015. Così facendo nessun docente dovrebbe recepire meno di 85 euro lordi al mese, ma molto probabilmente potrebbero essere in tanti ad ottenere un’entrata lorda mensile ben sopra i 100 euro lordi mensili.
Il contratto dovrebbe prevedere una maggiore chiarezza sugli orari di servizio dei docenti ed in particolare sulle ore svolte per attività “funzionali all’insegnamento”. Inoltre è intenzione dei sindacati chiarire che la formazione dei docenti oltre ad essere obbligatoria come specifica la legge 107/2015, è anche da svolgersi durante il servizio e non fuori dall’orario di servizio.
Interessante sarà vedere cosa riserverà il contratto della scuola rispetto a punti fondamentali come l’assegnazione dei docenti ai plessi, alle classi e ai posti. Prevarrà l’idea che si tratta di prerogative datoriali, per cui il Dirigente Scolastico dovrà solo farne l’informativa ai sindacati firmatari di contratto, oppure si tornerà a contrattare anche su queste cose?
Intanto godiamoci questa serata di San Silvestro e il lunedì di Capodanno, poi seguiremo con interesse, già a partire dal 2 gennaio 2018, le nuove fasi del contratto scuola che potrebbe anche trovare presto il suo via libero definitivo.
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