Oggiscuola, 21.3.2017
– La Società Italiana degli Autori ed Editori sottolinea inoltre che: “il protocollo prevede che le istituzioni scolastiche possano utilizzare, senza pagamento alcuno, le opere di tutti i repertori tutelati dalla Società; il protocollo prevede anche che le scuole abbiano un unico e fondamentale obbligo: quello di inviare a SIAE (ad inizio anno o di volta in volta) una semplice comunicazione sull’esistenza di tali manifestazioni o utilizzi, nella quale tra l’altro si chiarisca che si tratta di manifestazioni educative, rivolte agli studenti e ovviamente gratuite, e non di altra natura. L’esenzione dal pagamento, infatti, non deve comportare che non si debba riconoscere il diritto d’autore e cioè il diritto di informare il titolare dell’opera in merito all’utilizzo. La comunicazione, dunque, ha un valore di trasparenza e uno scopo educativo: gli studenti (e la scuola prima di loro) devono essere consapevoli del diritto d’autore e della sua importanza come motore della cultura”.
Sulla scuola di Mezzago, la SIAE aggiunge: “Lo sgradevole equivoco alla scuola si è verificato proprio perché nessuna comunicazione era stata precedentemente data dalla scuola – come questa avrebbe invece dovuto – agli uffici territoriali di SIAE. La Società si è scusata con la scuola di Mezzago per l’accaduto, affidandosi pienamente al racconto della scuola stessa sullo svolgimento dei fatti e si è dissociata da comportamenti del mandatario che possono aver generato equivoci e che non sono comunque consoni alla policy della Società. Rimane essenziale che ognuno faccia la sua parte: è importante che tutte le scuole rispettino il protocollo, comunicando a SIAE lo svolgimento di manifestazioni educative. Per parte propria, SIAE si impegna ad evitare che simili episodi si ripetano e si farà parte promotrice nella diffusione del contenuto del protocollo”.
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Concerto degli alunni, interviene la SIAE. Ecco cosa prevede il diritto d’autore per le manifestazioni scolastiche ultima modifica: 2017-03-21T21:45:11+01:00 da