di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola, 22.1.2021.
I concorsi non penalizzano i docenti precari, perché con il loro servizio se superano le prove hanno un punteggio maggiorato. A ricordarlo è stata la ministra Lucia Azzolina, rispondendo ai giornalisti che la interpellavano sulle proteste di alcuni insegnanti non di ruolo, in particolare sull’organizzazione e le graduatorie per i concorsi a cattedra ai quali hanno accesso anche insegnanti non abilitati o con supplenze svolte.
Azzolina ha ricordato che è stato allestito un concorso riservato (anche se solo per la secondaria), e che comunque i precari storici possono mettersi in gioco partecipando anche ai concorsi ordinari.
“Abbiamo valorizzato sia chi aveva un servizio alle spalle, sia chi, neolaureato, aveva voglia di mettersi in gioco e provare la carriera dell’insegnamento: entrambe le categorie – ha detto la ministra – sono così tutelate per accedere a un ruolo pubblico che prevede un concorso”.
A chi contesta che con i concorsi pubblici il dicastero di Viale Trastevere intende privilegiare i giovani con titoli appena usciti dall’Università, Azzolina ha replicato con degli esempi pratici.
“E’ impossibile che un giovane neolaureato abbia più punti rispetto a chi insegna da 10 anni, perché ogni anno di insegnamento vale 12 punti in graduatoria”.
La ministra ha aggiunto che al ministero hanno appositamente “pensato a un sistema che contemperasse le esigenze dei precari che hanno più di 36 mesi di servizio, con un concorso straordinario per loro, che ha visto espletare il 75% delle prove, e che si chiuderà a febbraio. Poi – ha concluso Azzolina – c’è il concorso ordinario per i giovani neolaureati, per chi non aveva quei 36 mesi di servizio”.
Le rassicurazioni della ministra per i precari che parteciperanno ai concorsi pubblici sono comunque subordinate al superamento delle prove, quindi al raggiungimento dell’idoneità all’insegnamento. Raggiunto tale obiettivo, i precari ‘storici’ vengono infatti collocati in una posizione della graduatoria quasi sempre più vantaggiosa rispetto a chi non può contare sulle supplenze svolte.
Il senatore Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura, ritiene però non motivate le parole della titolare del MI.
«Con che coraggio il ministro Azzolina afferma che i concorsi da lei promossi tutelerebbero docenti precari e neolaureati? Per i precari da tempo è una beffa parlare di concorsi e anche per i giovani la prospettiva è solo quella di un’attesa infinita».
«I precari – si chiede Pittoni – cos’altro devono dimostrare dopo che insegnano da una vita e attuano già tutte le norme ordinamentali, le direttive e le circolari ministeriali?”.
Secondo Pittoni, “mentre i neolaureati sono condannati a concorsi fondati sul più vieto nozionismo, quando non su astrusi quesiti di cosiddetta “logica” lontani anni luce dalle reali competenze psico-socio-pedagogiche che, unite a quelle disciplinari, disegnano la figura ideale dell’insegnante del III° millennio. Concorsi, tra l’altro, che assegnano un numero di posti ridicolo in rapporto alle effettive esigenze e già fuori tempo massimo per il prossimo anno scolastico. Azzolina torni sulla Terra!”.
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Concorsi, Azzolina: i neolaureati non sono favoriti, le supplenze pesano. Pittoni: torni sulla Terra! ultima modifica: 2021-01-22T21:43:55+01:00 da
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