di Linda Tramontano, Professionisti Scuola Network, 22.4.2020
– I tanti no del Ministero dell’Istruzione alle organizzazioni sindacali –
E’ stato pubblicato proprio ieri in Gazzetta Ufficiale il decreto per il prossimo concorso ordinario subito dopo il confronto tenutosi in video conferenza, martedì 21 aprile 2020 e concluso con un nulla di fatto, tra le organizzazioni sindacali e il Ministero dell’Istruzione sul tema dei prossimi bandi di concorso ordinari e straordinari per il personale docente.
Disattese tutte le aspettative di FLC CGIL, CISL Scuola, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams i quali hanno rilevato la posizione di totale chiusura del ministero a tutte le soluzioni proposte per coprire le numerose cattedre vacanti a partire dal prossimo 1° settembre.
“Nonostante la disponibilità e l’impegno che abbiamo dimostrato e messo in campo per trovare un accordo ragionevole, da parte dell’Amministrazione non c’è stata alcuna apertura rispetto alle richieste che abbiamo avanzato. Siamo profondamente delusi e amareggiati”. Così Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Federazione GildaUnams, commenta l’esito dell’incontro svoltosi questa mattina tra le delegazioni sindacali e i tecnici del ministero dell’Istruzione sui bandi di concorso in via di pubblicazione.
Il segretario generale della Uil scuola Turi ha definito l’anno scolastico che si avvierà “un inizio d’ anno da panico”.
Vediamo in sintesi quali sono state le soluzioni che le 00.SS hanno posto all’attenzione dell’amministrazione e che non hanno trovato riscontro:
- Semplificazione del percorso concorsuale: Eliminare la prova computer based per evitare procedure in presenza sia per il concorso straordinario, sia per la procedura finalizzata alle sole abilitazioni (anche con riferimento ai docenti già di ruolo con titolo per altro insegnamento) , per la quale sarebbe stato opportuno un percorso semplificato con esclusione della prova scritta computer based in un momento in cui il Covid 19 non permette di poter stabilire dei tempi per esplicare le procedure concorsuali.
. - Formulare una graduatoria per titoli, da cui attingere per l’accesso alle fasi successive, di cui può essere mantenuta la struttura comprendente percorso formativo e una prova orale selettiva a conclusione dello stesso, con valore abilitante e di conferma in ruolo.
I sindacati hanno poi evidenziato il loro dissenso nei seguenti punti:
- escludere la partecipazione alle due procedure anche dei docenti precari con servizio esclusivamente sul sostegno e privi del titolo di specializzazione;
. - rifiuto della richiesta di un diverso equilibrio nell’ambito delle varie voci della tabella dei punteggi, con una più significativa valorizzazione del servizio che assicuri il giusto riconoscimento alla professionalità acquisita con l’esperienza di lavoro;
. - illogica e discriminante la scelta di stabilire un differente numero di quesiti per la prova computer based, prevedendone 20 in più (80 anziché 60) per la procedura finalizzata alle assunzioni;
. - diniego alle modifiche dei testi dei bandi, dal momento che anche il CSPI ha espresso delle criticità sulle procedure abilitanti.
Secondo le OO.SS si allontana sempre più la possibilità che il 1° settembre i neo assunti possano prendere possesso delle loro cattedre e allo stesso tempo sottolineano l’importanza di studiare misure di copertura delle stesse con provvedimenti più agili e tempestivi di carattere straordinario, anche per quanto riguarda i posti di sostegno.
I Sindacati hanno poi ribadito l’importanza del confronto sui percorsi abilitanti a regime, rivendicando il diritto di accesso alla formazione abilitante per quelle migliaia di precari, docenti con servizio misto e di ruolo in altra classe di concorso che da anni lavorano nella scuola, pur non avendo 36 mesi di servizio specifico.
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Concorsi docenti. Entro il 30 aprile i bandi ultima modifica: 2020-04-23T05:19:29+02:00 da