Concorso docenti, niente privacy: le prove e i documenti dei vincitori sono visionabili

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di Pietro Alessio Palumbo, Il Sole 24 Ore, 14.5.2022.

Il Tar Puglia ha chiarito il primato del principio di trasparenza in materia di reclutamento scolastico

Chi ha partecipato al concorso per l’immissione in ruolo di personale docente e non ha superato le prove ha diritto a visionare gli elaborati dei vincitori per valutare le proprie carenze, se riscontrabili, ovvero attivarsi nel caso risultassero evidenti disparità di trattamento o errori procedurali, discordanze o irregolarità. Con la sentenza 500/2022 il Tar Puglia ha chiarito che in materia di concorsi scolastici, le domande e i documenti prodotti dai candidati, i verbali, le schede di valutazione e gli stessi elaborati, costituiscono documenti rispetto ai quali – salvo le informazioni a carattere psico-attitudinale – deve essere esclusa la privacy a tutela dei concorrenti.

Infatti i candidati, prendendo parte alla selezione, hanno per ciò stesso acconsentito a «misurarsi» in una competizione di cui comparazione e competizione costituiscono l’essenza. Quindi gli atti una volta acquisiti alla procedura, per così dire «escono» dalla sfera personale dei partecipanti.

Principio di trasparenza

Il Tar pugliese ha evidenziato che l’accesso agli atti della procedura concorsuale per l’immissione in ruolo di personale docente è, al contrario, la massima espressione del principio di trasparenza della stessa attività dell’amministrazione scolastica; nonché della regola generale e primaria di corretto esercizio dei poteri dell’amministrazione scolastica in virtù dei quali la funzione pubblica deve risultare pienamente «conoscibile» all’esterno di essa e organizzata in modo che sia possibile verificare, «controllare», la perfetta legittimità del suo esercizio. In altre parole, dunque, in tema di concorsi finalizzati all’immissione in ruolo del personale docente l’accessibilità degli atti e dei documenti concorsuali è la regola generale, potendo essere esclusa o limitata soltanto nei precisi casi espressamente previsti dalla legge.

Diritto e procedure

In ogni caso – ha sottolineato il giudice amministrativo – tale diritto dell’aspirante docente non deve compromettere il buon funzionamento delle procedure e il corretto funzionamento degli uffici dell’amministrazione scolastica. Sono infatti da rigettare richieste generiche o comunque volte a un controllo generalizzato dell’operato delle commissioni, ovvero le istanze «massive» contenenti – come nella vicenda – un gran numero di fascicoli e prove dei vincitori. Secondo il Tar Il corretto equilibrio può essere trovato riducendo l’accesso a un numero limitato di elaborati compresi nel range dei vincitori – nella vicenda cinque prove – con relativi verbali di correzione.

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Concorso docenti, niente privacy: le prove e i documenti dei vincitori sono visionabili ultima modifica: 2022-05-15T07:10:23+02:00 da

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