– Su base nazionale dovrebbe passare un aspirante su due ma in alcune province e per alcune classi di concorso, come sostegno e matematica e scienze alle medie, molti posti resteranno vuoti per mancanza di candidati
Il 31 maggio si sono concluse le prove scritte del concorso per insegnanti da 63.712 posti previsto dalla legge Buona Scuola. A fronte di oltre 165.000 domande presentate, fa sapere oggi il Miur, il tasso di presenza medio finale è stato del 76,23%. In altre parole, poiché un aspirante prof su quattro non si è presentato, alla fine dovrebbe passare un candidato su due. Ma tutto dipende dalle singole province e dalle diverse classi di concorso: per alcune vi sono molti più candidati che posti (è il caso della scuola primaria e dell’infanzia) per altre (sostegno ma anche matematica alle medie), scarseggiano i candidati, tanto che molti posti resteranno scoperti anche dopo il concorso. Non a caso il comunicato del ministero dell’Istruzione precisa che tra le prove più partecipate c’è proprio Matematica alle medie, Italiano e Spagnolo: tutte con un tasso del 96% . Mentre secondo Tecnica della Scuola per la primaria e l’infanzia il tasso di astensione si aggira fra il 30 e il 40 per cento. L’età media dei candidati – precisa ancora il Miur – è di 38,6 anni. In diversi ambiti disciplinari si scende sotto i 35: Greco (32,7 anni), Latino (33,4 anni), sostegno primaria (32,7 anni), sostegno infanzia (32,4 anni). Sono mediamente under 35 anche i candidati per l’insegnamento di diversi strumenti musicali.
Giannini: «Presto cominceranno gli orali»
«Le correzioni delle prove scritte sono già cominciate per poter avviare al più presto gli orali – assicura il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini -. La macchina amministrativa del Miur ha funzionato e ha consentito a migliaia di candidati di svolgere serenamente le prove». Resta però aperta la questione delle migliaia di ricorsi presentati dagli esclusi al concorso che era riservato ai soli abilitati. Il Miur precisa ancora che le prove scritte, che si sono svolte al computer, sono andate regolarmente. «Solo in pochi casi si sono verificati problemi di tipo tecnico (ad esempio per cadute di tensione della rete elettrica). I casi in cui si sono verificati inconvenienti temporanei, comunque risolti nell’arco della sessione di esame, sono stati meno di 50».
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