– Secondo fonti vicine al Governo ci sarebbe l’accordo nella maggioranza sul testo del decreto scuola – e quindi il passaggio in commissione sarebbe in discesa.
Questo ottimismo non è condiviso da una parte del Pd. Come ha scritto poco fa su Facebook Matteo Orfini, c’è stato un passo avanti ma non basta. Secondo l’esponente democratico, non si capisce la “chiusura assurda su questioni altrettanto importanti come ad esempio il sostegno”.
Orfini spiega che domani “Il senatore Verducci ha giustamente deciso di mantenere i suoi emendamenti e ha chiesto che vengano votati. Ad ora non posso dirvi chi lo seguirà”.
L’impressione è che domani alla fine la maggioranza, dopo un’altra serie di tira e molla, troverà alla fine l’accordo su un testo condiviso, ma non possono escludere sorprese.
Quello che ho scritto sopra serve solo per spiegare che fino all’ultimo potrebbero esserci modifiche al testo. Per quello che si sa ora, ci dovrebbero essere questi passaggi:
Per i vincitori l’anno di ruolo si svolgerà nel 2021/22, ma ai fini della ricostruzione della carriera verrebbe riconosciuto come anno di ruolo anche il prossimo. Ovviamente ci sono ancora tanti aspetti che sarà possibile chiarire solo con il testo finale del decreto scuola.
Probabile anche che alla fine il Pd possa votare un testo che non condivide per poi dire questo testo non ci appartiene, l’abbiamo votato per non far cadere il governo.
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