Concorso secondaria con prova a crocette, Bianchi lo scarica troppo tardi

Per Azzolina e M5s l’ha voluto lui, Pittoni pensa al dopo.

Gilda Venezia

Non si arrestano le polemiche per gli esiti iperselettivi del concorso ordinario della scuola secondaria. Ad alimentarle, probabilmente senza volerlo, è stato il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: ha infatti detto che questo sistema selettivo “lo abbiamo ereditato dal passato” e che “sono impegni presi in precedenza che vanno onorati. Ma è un sistema delle prove non adeguato”. Poi ha sottolineato che “stiamo andando verso concorsi annuali” che partono dall’avere “ben chiaro quanti sono i posti vacanti disponibili in ogni area”. Bianchi ha anche assicurato che il modello di concorso della secondaria in atto, di cui sono state pubblicate prove ulteriori proprio oggi, è di fatto “l’ultimo passaggio di una storia precedente, che ha dimostrato tutti i limiti, non c’è dubbio. I cambiamenti che abbiamo di fronte sono più rapidi dei tempi della scuola”.

L’ex ministra Azzolina voleva due prove scritte a risposta aperta

Subito, le parole di Bianchi sono state commentate in modo negativo dall’ex ministra Lucia Azzolina: “Veramente stupita, sono parole molto avventate. Spero si tratti di una svista, altrimenti vuol dire che il Ministro firma atti a sua insaputa”, ha detto la grillina.

“Nel 2020 – spiega Azzolina, allora ministra a Viale Trastevere – abbiamo bandito un concorso a cui hanno fatto domanda 500mila persone, in gran parte giovani e giovanissimi, che avrebbero dovuto confrontarsi con due prove scritte a risposta aperta. Allo stesso modo, anche per il concorso straordinario avevamo previsto una prova scritta eliminando proprio il quiz”.

A cambiare il programma concorsuale è stata l’approvazione del decreto 73 del maggio 2021 e gli atti attuativi del dicastero guidato da Bianchi: con questi provvedimenti, ha detto Azzolina, “si è passati al quiz per tutti. Anche il concorso Stem, sempre a crocette, è stato bandito dal suo Ministero. Tutte scelte che si sono rivelate sbagliate”.

“Ora il Ministro”, che prova “ad allontanare le sue responsabilità, venga presto a renderne conto in Parlamento, magari insieme al pasticcio sul rientro di docenti e Ata non vaccinati a scuola“, ha terminato Azzolina.

Baldino è basita

Anche secondo Vittoria Baldino, capogruppo M5s in commissione Affari costituzionali alla Camera, “le parole del ministro Bianchi, dopo i nefasti risultati del concorso ordinario per la scuola secondaria di I e II grado, oltre che lasciare alquanto basiti suonano come affermazioni forse troppo precipitose”.

Anche Baldino ricorda che “durante il Governo Conte II, è stato bandito un concorso straordinario con prova scritta a risposta aperta e concorsi ordinari che prevedevano due prove scritte sempre a risposta aperta. Evidentemente, quindi, se c’è qualcuno che ha voluto fortemente il passaggio ai quiz per le prove scritte non è di certo l’ex ministra Azzolina ma proprio il ministro Bianchi”.

Pittoni: per risparmiare tempo ci si affida al caso

Il senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento Istruzione della Lega e vicepresidente della commissione Cultura, non cita Bianchi, ma parla anche lui di “fallimento dei test ‘a crocetta’ per selezionare i docenti”: una selezione “in alcuni casi con oltre il 90 per cento di bocciati” ed “era prevedibile. È vero che fanno risparmiare soldi e tempo all’Amministrazione, ma sul risultato gioca un ruolo preponderante la fortuna”.

“Non a caso la nostra proposta di riforma del reclutamento degli insegnanti già consegnata al ministro, li esclude”, ha detto ancora Pittoni.

“Il concorso ordinario, con procedura semplificata per garantire cadenza regolare e ravvicinata nel tempo, presta invece particolare attenzione a conoscenze disciplinari e capacità comunicativa e relazionale. Nessuna prova preselettiva e nessun test a risposta chiusa, cioè niente selezione a crocetta. Del docente vanno valutate attitudine, capacità e maturità”.

Assumere anche i precari

E ancora: “condizione per l’ammissione è il titolo di studio congiunto all’abilitazione all’insegnamento, che si consegue con un percorso formativo accademico di 60 CFU”.

“Il concorso prevede una prova scritta a carattere disciplinare con sviluppo di alcune tematiche e una orale consistente nella simulazione di un’unità didattica. In parallelo al sistema concorsuale ordinario viene istituita una procedura d’assunzione in ruolo utilizzando le graduatorie dei supplenti”, conclude Pittoni.

 

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Concorso secondaria con prova a crocette, Bianchi lo scarica troppo tardi ultima modifica: 2022-03-31T05:29:56+02:00 da
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