dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 12.6.2019
– Guida sintetica all’accordo dell’11 giugno –
L’accordo raggiunto l’11 tra OO.SS. e Miur è fonte di una lunga trattativa che ha visto più volte cambiare le carte in tavola. Non si tratta di un contratto concordato tra le parti da applicare così com’è, bensì un accordo raggiunto che il ministro si impegna a trasformare in emendamento da inserire nel decreto crescita in discussione in parlamento.
Sarà quindi il parlamento a decidere le sorti di questo accordo che potrà quindi passare inalterato, essere emendato o essere cassato del tutto.
Riassumendo brevemente, l’accordo prevede:
- che le università facciano partire cicli di abilitazione speciali (PAS) aperti a tutti coloro che abbiano tre anni di servizio negli ultimi otto(paritarie e docenti di ruolo compresi);
- che contestualmente venga indetta una sessione concorsuale straordinaria sul 50% dei posti disponibili, aperta solo a chi ha tre anni di servizio nella scuola STATALE. Il concorso straordinario ha valore abilitante quindi i vincitori (e solo loro) conseguiranno l’abilitazione a prescindere che abbiano intrapreso il percorso PAS.
- La platea dei partecipanti al concorso straordinario è stimata a circa 55.000 unità e i posti a disposizione sono poco meno della metà (24.500 circa)
- Il concorso straordinario prevede una prova scritta da fare al PC la cui correzione ha il vantaggio di essere pressoché immediata
- Lo scritto è selettivo nel senso che dovrà prevedere un punteggio minimo per poter accedere alla prova orale.
- La prova orale invece non prevede nessun punteggio minimo.
- Sulla base dei titoli (soprattutto del servizio) e dei punteggi delle prove verranno stilate delle graduatorie regionali che consentiranno l’immissione in ruolo sui posti disponibili.
Le parti dovranno continuare a dialogare per concordare i dettagli delle procedure concordate.
In definitiva quindi le opzioni sul tappeto sono tre:
- concorso ordinario aperto a tutti i neo laureati con 24 CFU, ai docenti con tre anni di servizio e ai docenti di ruolo. Il concorso viene bandito sul 50% dei posti il 10% dei quali continua ad essere riservato a chi ha tre anni di servizio negli ultimi otto.
- I PAS che devono essere organizzate dalle singole università. In pratica chi ha tre anni di servizio (statale o paritaria) dovrà compilare una scheda, probabilmente su istanze online, e sulla base dei posti resi disponibili dalle università seguirà i corsi PAS (a sue spese) secondo una tempistica (cicli) che varierà a seconda della sede scelta e della classe di concorso.
- Il concorso straordinario aperto solo a chi ha servizio nella statale. Ogni regione avrà un suo contingente di posti e ognuno potrà decidere dove concorrere. L’immissione in ruolo comporta il vincolo di permanenza (3 o 5….?) nella regione.
Si capisce quindi l’importanza della tempistica. La bontà della tempistica sarà fondamentale per una buona riuscita dell’accordo.
La prova scritta del concorso straordinario deve essere svolta in tempi rapidissimi di modo che chi la supererà potrà decidere di non seguire il percorso PAS (risparmiando tempo e denaro) mentre chi non lo avrà superato, avrà il paracadute del PAS che gli permetterà perlomeno di abilitarsi e di inserirsi in seconda fascia il prossimo anno e poi….il futuro dirà cosa riserverà a questi nuovi abilitati.
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Concorso straordinario e PAS abilitante: i termini dell’accordo ultima modifica: 2019-06-12T06:34:22+02:00 da