di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola, 17.8.2020.
Sul rientro a scuola si difende dalle critiche e dagli allarmismi dei sindacati la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, che in un post del 17 agosto su Facebook ha garantito che il 14 settembre “riprenderanno ufficialmente le lezioni”.
Chiedendo a tutti “responsabilità e consapevolezza”, sulla scia di quanto chiesto ai giovani dal ministro della Salute Roberto Speranza dopo l’ordinanza sulla chiusura delle discoteche, Azzolina a giunto che “le scuole non vanno solo riaperte, dobbiamo fare in modo che poi non richiudano”.
“Aiutateci a tenere sotto controllo il contagio – ha detto infatti il ministro -. Tra meno di un mese dobbiamo riaprire scuole e università in sicurezza. E non possiamo sbagliare. Non c’è un finale già scritto in questa partita, dipende dai nostri comportamenti e tutti, a cominciare dai ragazzi, dobbiamo esserne consapevoli”.
Ansa: si potrebbe partire dopo le elezioni
Secondo l’Ansa, considerando i “segnali” governativi e i numeri di contagi degli ultimi giorni, se i dati non saranno incoraggianti, uno dei timori è che l’anno scolastico potrebbe slittare, almeno in presenza, a dopo le elezioni. Una decisione, peraltro, già presa da un paio di regioni, per via del voto, il 20 e il 21 settembre, per il referendum e per il rinnovo di alcuni consigli regionali o comunali
A chiedere maggiore chiarezza non è solo l’Anp, che il 17 agosto ha presentato un vadmecum per il rientro in classe. Secondo la leader della Cisl Scuola, Maddalena Gissi, è giunta l’ora di “avere le possibili ipotesi di soluzione” e bisogna anche che siano “condivise con noi. Mancano ancora i dati relativi alla richiesta dei banchi, quanti ne sono stati richiesti e quando arriveranno, delle aule, ovvero quante ne servono e con quanto personale. Manca invece dal Cts anche lo studio dei casi”.
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Contagi in aumento, si tornerà tutti a scuola il 23 settembre? Azzolina nega ultima modifica: 2020-08-17T21:17:48+02:00 da