Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola 19.9.2017
– Le dichiarazioni fatte nelle ultime ore dal Ministro dell’Economia Padoan confermano pienamente la sensazione che abbiamo espresso in un precedente articolo: nella prossima finanziaria le risorse saranno non poche ma pochissime.
A questo punto non è neppure detto che il Governo riesca a mettere sul piatto i famosi 85 euro medi a persona di cui si favoleggia da tempo immemorabile.
Per la scuola sarebbe una mazzata non da poco.
Allo stato attuale l’aumento medio previsto non supera neppure i 20 euro netti a persona e si potrebbe arrivare a 40-45 solo se ci sarà un consistente stanziamento aggiuntivo nella legge di stabilità. Ma, stando alle parole di Padoan, sarà tutto da vedere.
Se poi si riversassero sul contratto i 200 milioni del bonus pemiale si potrebbero avere atri 15 euro mensili medi pro-capite.
Una somma analoga potrebbe derivare dalla soppressione della carta del docente (poco più di 350 milioni di euro, 500 euro nette a testa): infatti se questa somma entrasse nello stipendio ne risulterebbe pressochè dimezzata e quindi gli agli insegnanti andrebbero non più di 250 euro all’anno.
Insomma, Padoan sta già mettendo le mani avanti, forse proprio per preparare il terreno di un atto di indirizzo il cui titolo potrebbe essere: “Bambole, non c’è una lira”.
Vedremo come la prenderanno i sindacati che – per parte loro – continuano invece a sostenere che gli 85 euro “promessi” nel novembre scorso sono solamente il punto di partenza per un contratto ben più robusto di quello che per ora si prospetta.
.
.
Contratti: risorse scarse, dice Padoan ultima modifica: 2017-09-20T04:02:54+02:00 da