Contratto economico scuola, la conclusione è ancora lontana

Gilda Venezia

dal blog di Gianfranco Scialpi, 17.9.2022.

Gilda Venezia

Contratto economico della scuola, ancora una fumata nera. La conclusione si allontana, mentre il personale della scuola è in sofferenza

Contratto economico della scuola, ancora una fumata nera

Contratto economico della scuola. Il 7 settembre i sindacati e l’Aran si sono incontrati. L’esito era scontato. Nuovo rinvio per la posizione di molte sigle sindacali che richiedono nuove risorse da aggiungere alle briciole di pane dei 100 € lordi.
Eppure, sindacati e Aran sono disposti a chiuderlo. Il problema è la mancanza di risorse aggiuntive. Come scrivevo a giugno quelle disponibili derivano sostanzialmente dal D.Lvo 29/93 formalmente abrogato dal Decreto Legislativo 165/01 (art. 70), ma sostanzialmente ancora in vigore. Se non si parte da questo quadro legislativo, risultano incomprensibili le poche risorse stanziate con le leggi di Bilancio 2019-21.
Qualche giorno fa si sperava che la concomitanza delle elezioni politiche, potesse favorire la sottoscrizione. E invece… siamo ancora a carissimo amico.

La prospettiva si allunga

Sarà molto difficile ottenere nuove risorse. Il debito pubblico italiano è il più alto in Europa; la crisi del gas preoccupa famiglie e imprese per le ricadute sull’inflazione  e l’occupazione. Si prospetta un inverno difficile, durissimo…
Per il contratto si prospettano due scenari, accomunati però dall’allungamento dei tempi. Mi riferisco alla firma immediata con 50€ netti, oppure alla possibilità di avere un contratto economico leggermente più ricco.
In quest’ultimo caso illuminante, quanto scrive F. Reberschegg: “il 25 settembre elezioni, un mese per la formazione del nuovo governo che deve subito presentare la legge di bilancio, apertura della discussione sulla legge di bilancio, sua approvazione e, se tutto va bene, apertura della contrattazione per il CCNL scuola a gennaio-febbraio con effetti ritardati al 1 settembre 2023.
In una fase di stagnazione strisciante e di inflazione strutturale i docenti rischiano di avere i primi aumenti stipendiali, leggermente superiori a quelli già previsti per il contratto 2019-2021, ma con una parte normativa rivoluzionata dalle indicazioni del nuovo governo e con un potere d’acquisto addirittura ridotto rispetto a prima”.

Lo stallo preoccupa

Una breve conclusione. Il personale scolastico è particolarmente esposto allo tsunami inflazionistico. Il suo ultimo contratto lo lascia esposto a un’onda di rialzo del costo della vita peoccupante. Ormai abbiamo superato il 9% (Ansa). Le bollette sono significativamente aumentate. Come ho scritto sopra, lo scenario invernale preoccupa. Tutto questo stride  con  una strategia sindacale attendista non sempre comprensibile e quasi probabilmente inefficace.
Ogni tanto agli insegnanti arrivano gli elogi della politica per il lavoro svolto e il ruolo ricoperto. Purtroppo, però le dichiarazioni non costano nulla, non diventano moneta. “Con le parole non si mangia”.

 

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Contratto economico scuola, la conclusione è ancora lontana ultima modifica: 2022-09-18T05:41:15+02:00 da
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