Categorie: InsegnantiStampa

Contratto: impossibile chiudere “presto e bene”

di Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola  12.12.2017

– Nella vicenda del rinnovo del contratto c’è un punto che non è per nulla chiaro: nonostante i ritardi che si stanno accumulando nessuno degli attori – almeno finora – ammette che, ormai, la chiusura della trattativa non potrà arrivare entro la fine dell’anno.
Anzi, c’è persino chi pensa che a gennaio potranno già arrivare nelle buste paga di insegnanti e Ata gli arretrati del 2016 e del 2017.

Arretrati a gennaio?  Impossibile
Cominciamo dalla questione arretrati: è bene sapere che, per essere erogati entro il mese di gennaio, dovrebbero essere “lavorati” da NoiPa nei primissimi giorni del mese.
Ed è evidente che mancherebbero proprio i tempi tecnici per portare a termine una operazione del genere. Nella migliore delle ipotesi (contratto firmato tra fine dicembre e metà gennaio), gli arretrati potrebbero essere disponibili per febbraio.
Ma resta un fatto inoppugnabile: per il momento il tavolo della trattativa non è ancora stato aperto ed è molto improbabile che la trattativa possa svilupparsi tra il 27 dicembre e il 5 gennaio. L’ipotesi più probabile è che ci sia una convocazione la prossima settimana e che poi il tavolo riapra dopo le festività e quindi a partire dall’8 gennaio.
Risulta poi incomprensibile come si possa pensare ad un contratto firmato “presto e bene” come è stato ripetuto per un lungo tempo da più parti.

Presto e bene?  Non sarà facile
Sul “bene”, gli stessi sindacati stanno manifestando molti dubbi: nell’ultimo comunicato di cui abbiamo dato conto i sindacati si mostrano palesemente preoccupati non solo sulla questione delle risorse ma anche su quella normativa. Preoccupazioni che la dicono lunga sulle modalità con cui si svolgerà il confronto, dato che solo fino a poche settimane fa le parti sociali si dicevano praticamente sicure che con il contratto sarebbero state spazzate via norme e disposizioni sia della legge 107 sia del decreto Brunetta del 2009.
Sul “presto” abbiamo già detto ma dobbiamo anche aggiungere un dato: non dimentichiamo che in ogni caso in prima battuta sindacati e Aran firmeranno solamente una ipotesi di contratto che, per diventare operativa, dovrà superare i consueti controlli del MEF e della Funzione Pubblica che, generalmente, portano via almeno due mesi di tempo.

Lo scenario più probabile
Quindi, a meno che il MEF non voglia stravolgere le regole consolidate, aumenti e arretrati saranno concretamente disponibili nelle buste paga dei dipendenti 2 mesi dopo la firma dell’ipotesi. In pratica, non prima di marzo-aprile nella più favorevole delle ipotesi.

.

.

Contratto: impossibile chiudere “presto e bene” ultima modifica: 2017-12-12T14:25:38+01:00 da
Gilda Venezia

Leave a Comment
Share
Pubblicato da
Gilda Venezia

Recent Posts

GPS 2024, come calcolare il punteggio

Informazione scuola, 28.4.2023. GPS 2024, come calcolare il servizio prestato e quindi il punteggio? La…

13 ore fa

Statali, l’Inps chiude il rubinetto per l’anticipo del trattamento di fine servizio

di Andrea Carli, Il Sole 24 Ore, 26.4.2024. L’istituto di previdenza: «a partire dal 25…

13 ore fa

Vincolo triennale di mobilità, diversi i casi di docenti che hanno chiesto la deroga al vincolo ma non è stata convalidata dagli uffici scolastici

di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 27.4.2024. Sono numerosi i casi di docenti che…

19 ore fa

Generale Vannacci: “Ci vogliono classi separate per aiutare gli alunni migliori e quelli in difficoltà”

di Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola, 27.4.2024. Generale Vannacci: “Ci vogliono classi con caratteristiche…

19 ore fa

È ufficiale: il diploma linguistico è equivalente al diploma magistrale

di Francesco Orecchioni, La Tecnica della scuola, 27.4.2024. La Corte di Cassazione, con ordinanza n.…

19 ore fa

Valditara chiede più severità in una scuola che si comporta sempre meglio

di Alessandro Rigamonti, Linkiesta, 27.4.2024. Sono stati inaspriti i giudizi sul comportamento, ma negli ultimi…

2 giorni fa