Queste le novità presenti nel contratto di quest’anno:
- deroga al vincolo di permanenza triennale nella provincia di titolarità e nella scuola in cui si è ricevuto l’incarico triennale: tutti i docenti potranno presentare domanda di mobilità sia provinciale che interprovinciale;
- domanda unica sia per il trasferimento provinciale che interprovinciale (restano distinte le domande per i passaggi di cattedra/ruolo e si dovranno produrre tante domande quanti sono i passaggi richiesti);
- eliminazione della fase comunale e mobilità solo per le fasi provinciale e interprovinciale;
- abrogazione delle preferenze per comuni e distretti;
- indicazione di un massimo di 15 preferenze complessive, che potranno comprendere o fino a 15 ambiti oppure un massimo di 5 scuole e un massimo di 10 ambiti;
- impossibilità, per i docenti titolari di ambito con incarico triennale, di esprimere l’ambito di titolarità e la scuola in cui si ha l’incarico triennale;
- titolarità su scuola per chi ottiene il trasferimento in una delle istituzioni scolastiche espresse nel modulo-domanda; chi invece sarà assegnato su ambito avrà la titolarità su ambito e sarà assegnato per chiamata diretta;
- equiparazione, nelle sole domande di mobilità, del servizio pre-ruolo o svolto in altro ruolo al servizio nel ruolo di appartenenza;
- organico unico per gli istituti comprensivi comprendenti più plessi anche di comuni diversi e per gli istituti di istruzione superiore con più indirizzi e sedi (ciò vuol dire che nella domanda si potrà indicare non più il codice dei plessi o indirizzi ma il codice della sede di organico; sarà poi il dirigente scolastico ad assegnare i docenti ai plessi in base ai criteri stabiliti dalla contrattazione d’Istituto);
- le aliquote destinate alle mobilità territoriale interprovinciale, a quella professionale e alle immissioni in ruolo: alle immissioni in ruolo il 60% dei posti liberi dopo i trasferimenti provinciali; ai trasferimenti interprovinciali andrà il 30% dei posti disponibili dopo i trasferimenti provinciali; ai passaggi di cattedra e di ruolo il 10%.
Da ricordare infine che se tutti i docenti potranno presentare domanda di mobilità, le percentuali e i meccanismi portando risultare assai penalizzanti per numerosi colleghi che difficilmente potranno essere soddisfatti nelle loro richieste.
Ci auguriamo che i nostri timori risultino più pessimisti dei fatti.
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