Gilda degli insegnanti di Venezia, 15.3.2022.
I generali hanno scalzato i virologi nei media, ma il Covid è ancora diffusissimo e i docenti continuano per il terzo anno consecutivo ad inventarsi come mandare avanti l’attività didattica.
Si sta riscontrando un aumento dell’incidenza di contagi Covid con particolare riferimento alla fascia 0-19 anni. Come tutti i docenti sanno perfettamente, soprattutto i docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, il fenomeno Covid caratterizza ancora in negativo la programmazione e le attività didattiche. Le ampie giravolte del CTS sulle regole da rispettare prima di adottare la didattica a distanza hanno creato confusione e illusione che la pandemia sia alle nostre spalle. Si sta concludendo un altro anno di difficoltà per la scuola e di incertezza su quanto accadrà nel futuro. Cosa succederà dopo il 31 marzo se la cosiddetta “fase emergenziale” sarà formalmente dichiarata conclusa? Cosa succederà al green pass? Liberi tutti ? E come interpretare le proposte di un’altra dose buster per i “fragili” visto che la seconda dose sembra avere una copertura insufficiente e temporalmente limitata (quattro mesi?) per la variante omicron?
L’ultimo monitoraggio settimanale del ministero dell’Istruzione, riguardante il periodo 28 febbraio-5 marzo, avrebbe riscontrato il 97,5% degli alunni presenti in classe con una percentuale dei docenti in presenza con raggiunti livelli vicini alla totalità per i docenti vaccinati (meno dell’uno per cento del totale).
Sembra che l’obbligo di green pass resti per i docenti almeno fino all’estate, ma intanto gli allievi continuano a contagiarsi dentro e fuori scuola. Esprimiamo perplessità circa i dati del ministero che ormai sta cercando di nascondere la sua inadeguatezza non solo in merito alla gestione della pandemia, ma anche nella programmazione ordinaria delle attività di sua competenza. Il fatto che solo il14 marzo sia uscita la circolare sugli esami di maturità è l’ulteriore sintomo di confusione, ritardi e inefficacia.
Intanto non si sa nulla circa i progettati interventi per l’aerazione forzata nelle scuole, per l’edilizia scolastica, per la riduzione (vera) del numero di allievi per classe. La guerra criminale di Putin sta degradando nel nostro Paese i problemi dell’istruzione e della formazione a semplici inezie di second’ordine.
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Covid, si vive ancora alla giornata ultima modifica: 2022-03-15T05:12:43+01:00 da