DDL Scuola. Anno 2015/16 potrebbe essere transitorio, vera riforma da 2016/17. Saltati articoli “spinosi”. Reti di scuole: rischio meno segreterie e più mobilità. M5S: no a “canguro”.

Orizzonte_logo14Orizzonte Scuola  6.5.2015.

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Il M5S rimprovera alla Commissione Cultura della Camera di essere passati dalla ghigliottina (per lo stralcio di moltissimi emendamenti, portando al numero massimo di 5 quelli che ogni gruppo può presentare), alla tattica del “canguro”.

Oggi la relatrice del Pd, Maria Coscia, ha infati chiesto e ottenuto di spostare la discussione degli emendamenti più spinosi ad altra data.

In particolare, la relatrice ha chiesto di non esaminare oggi l’articolo 6 sull’organico dell’autonomia e gli albi territoriali, il 7 sulle competenze dei dirigenti scolastici, l’8 che contiene il Piano straordinario di assunzioni, il 9 sul periodo di formazione dei docenti e il 12 che stabilisce il limite di 36 mesi per i contratti di supplenza.

Così il M5S, ma in realtà lo spostamento della discussione di quegli articoli potrebbe essere interpretata anche come una forma di rispetto nell’impegno assunto ad incontrare i promotori dello sciopero del 5 maggio, incontro che avverrà domani.

I parlamentari del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura parlano poi dell’emendamento sulle reti di scuole entro giugno 2016, prima presentato e subito dopo ritirato per una nuova riformulazione.

Un emendamento – affermano i deputati – che avrebbe trasformato i docenti in pedine da spostare a piacimento all’interno di un’ampia fascia territoriale. Riteniamo gravissimo già solo l’aver presentato quell’emendamento, che prevedeva l’accorpamento di
istituti presenti nello stesso ambito territoriale, con la condivisione dei docenti e l’;unificazione delle segreterie. Tradotto: ulteriori tagli – quelli che i professionisti della politica chiamano “razionalizzazione”- al comparto istruzione.

Per il M5S l’unica strada civile e sensata che può essere percorsa è lo stralcio delle assunzioni e il ritiro del DDL.

E tuttavia ci risulta che tali emendamenti, di cui vi abbiamo dato notizia, dovrebbero essere ripresentati a breve.

Nelle intenzioni del governo – stando anche ai testi ritirati e anticipati questa mattina – la riforma della scuola prevederà un anno transitorio (2015/2016) in cui i docenti saranno scelti dagli albi territoriali (che avranno dimensione provinciale) per poi passare (entro giugno 2016) alla costituzione delle reti di scuole: queste – a quanto si apprende – potranno prevedere accorpamenti delle segreterie (con la riduzione negli anni del personale Ata necessario), ma anche una mobilità fissa tra le scuole appartenenti alla ‘rete’. In altre parole, i docenti potranno svolgere una parte delle proprio monte ore in una scuola e il restante in un’altra.

Questo all’interno della rete di scuole di appartenenza, che corrisponderanno a precisi ‘ambiti territoriali’, che probabilmente avranno dimensione sub-provinciale.

Fonti della maggioranza comunque assicurano che i nodi saranno comunque sciolti entro il fine settimana. Tra le modifiche che potrebbero essere presentate dalla relatrice, l’istituzione di una commissione scelta dal collegio docenti che affianchi il dirigente nella scelta dei docenti.

Il gruppo Sel alla Camera inoltre presenterà in aula una mozione di sfiducia nei confronti del ministro dell’Istruzione, Stefana Giannini. Lo ha annunciato il coordinatore Nicola Fratoianni. Pannarale (SEL): riforma scuola parte nel 2016/17, 2015 anno di transizione

I resoconti della giornata di oggi

Commissione Cultura stabilisce modalità attribuzione docenti ad organico di autonomia, dal 2016/17

DDL Scuola. Emendamenti: reti di scuole entro giugno 2016 (ritirato), sovrannumerari e mobilità

DDL Scuola. Faraone: preside – sindaco non è in discussione. Sugli idonei stiamo valutando. Centemero: scuola chiusa a novità. Gelmini: un pasticcio

Intanto per le 17 è previsto un incontro tra Governo e maggioranza, la Commissione si riunirà di nuovo stasera al termine delle votazioni in aula.

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