di Reginaldo Palermo, La Tecnica della scuola, 2.5.2022.
Ad appesantire definitivamente i rapporti fra sindacati e Governo, che negli ultimi tempi non sono stati certamente sereni, ha contribuito la pubblicazione del decreto 36 in materia di reclutamento e formazione.
I sindacati stanno mettendo a punto un ampio pacchetto di iniziative a partire dalla convocazione di tutte le RSU elette nelle ultime elezioni nella giornata del 6 maggio alle ore 15: l’evento andrà in diretta streaming con l’intervento dei 5 segretari generali di categoria.
Per il 13 maggio alle ore 15 è prevista la convocazione dei direttivi unitari dei 5 sindacati, mentre già domani 3 maggio sarà proclamato lo stato di agitazione con invio piattaforma rivendicativa su cui avviare le procedure di raffreddamento.
Subito dopo il tentativo di conciliazione, che certamente non andrà a buon fine, ci sarà la proclamazione del blocco delle attività aggiuntive per tutto il personale della scuola.
Dalle indiscrezioni che stanno trapelando dal fronte sindacale non c’è una idea condivisa su come procedere: c’è chi vorrebbe proclamare uno sciopero e chi parla invece di “blocco” degli scrutini.
Nel caso si dovesse decidere per lo sciopero la data più probabile potrebbe essere quella del 1° giugno, ma per ora non c’è ancora nulla di definitivo.
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