Orizzonte Scuola, 17.12.2019
– Il Decreto scuola potrebbe giungere al traguardo con la fiducia del Governo. Sono ore importanti, in cui si decide il destino professionale di numerosi insegnanti, dai precari con tre anni di servizio, ai docenti di ruoli, ai precari di religione, agli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA.
Sembra non esserci pieno accordo in Senato per cui potrebbe scattare la fiducia, in modo da assicurare il completamento del percorso nei limiti della naturale scadenza, fissata al 29 dicembre 2019.
Attesa febbrile da parte dei docenti, che chiedono ancora modifiche al testo.
Il PAS – le abilitazioni universitarie a carico dei docenti è uno dei nodi della discordia, ma anche il concorso riservato per gli insegnanti di religione cattolica è stato uno degli argomenti più discussi, nonché la possibilità di estendere il concorso per assistenti amministrativi facenti funzione DSGA a personale privo di laurea.
La scadenza del provvedimento è fissata al 29 dicembre, dato che il testo è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il 30 ottobre 2019.
La sintesi dei principali provvedimenti contenuti nel testo
Una sintesi del decreto Scuola proposta dalla Sen. Auddino (M5S). I provvedimenti contenuti in ciascun articolo
Il decreto, attualmente in discussione nella VII Commissione Istruzione del Senato, deve essere convertito entro il 29 dicembre.
Ecco i provvedimenti inseriti nel testo
Articolo 1: procedura straordinaria per il reclutamento e per l’abilitazione di docenti nella scuola secondaria di primo e di secondo grado, avviata contestualmente a una procedura ordinaria.
E’ inoltre prevista la revisione degli obblighi di permanenza in servizio nella scuola di titolarità per i docenti immessi in ruolo, l’immissione in ruolo in via straordinaria di personale incluso a pieno titolo nelle graduatorie valide per la stipula di contratti a tempo indeterminato e l’incremento della dotazione del «Fondo “La Buona Scuola” per il miglioramento e la valorizzazione dell’istruzione scolastica
L’articolo 1-bis autorizza l’avvio entro il 2020 di un concorso per la copertura dei posti per l’insegnamento della religione cattolica; nelle more, si procederà alle immissioni in ruolo utilizzando le graduatorie del concorso 2004.
L’articolo 1-ter riguarda l’acquisizione da parte degli insegnanti di competenze relative alla didattica digitale e alla programmazione informatica, mentre l’articolo 1-quater prevede la costituzione di nuove graduatorie provinciali per il conferimento delle supplenze annuali e fino al termine delle attività didattiche e modifica la disciplina delle graduatorie di circolo e di istituto.
Il successivo articolo 1-quinquies disciplina l’esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali che comportino la decadenza dei contratti di lavoro di docenti stipulati presso le istituzioni scolastiche statali.
L’articolo 1-sexies rende inoltre possibile l’attivazione di un supporto educativo temporaneo nelle scuole dell’infanzia paritarie comunali che non riescano a reperire, per le sostituzioni, personale docente abilitato.
L’articolo 2 disciplina il reclutamento tramite concorso e la formazione iniziale dei dirigenti scolastici ed autorizza il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca a bandire un concorso per l’assunzione di dirigenti tecnici. Viene inoltre prorogata al 2020 la possibilità di conferire incarichi temporanei di livello dirigenziale non generale per le funzioni ispettive.
Il comma 5, lettere da a) ad e), e il comma 5-bis concernono la disciplina della stabilizzazione di dipendenti delle imprese impegnate nei servizi di pulizia nelle scuole. La lettera f) del comma 5 disciplina la stabilizzazione dei lavoratori titolari di contratti attivati dall’ufficio scolastico provinciale di Palermo.
Il successivo comma 6 prevede una procedura selettiva riservata per il reclutamento nell’area di direttore dei servizi generali e amministrativi nelle scuole.
L’articolo 3 esclude i dirigenti scolastici e il personale ATA dal sistema di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza degli accessi e dispone in materia di riduzione o azzeramento della quota a carico delle famiglie per il trasporto scolastico.
L’articolo 4 reca norme per la semplificazione delle procedure di alcuni acquisti da parte delle università, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli enti pubblici di ricerca.
L’articolo 5, riguardante la docenza universitaria, porta da sei a nove anni la durata dell’abilitazione scientifica nazionale e proroga la facoltà di chiamata nel ruolo di professore di prima e di seconda fascia, mentre il successivo articolo 6 reca disposizioni specifiche per gli enti pubblici di ricerca in materia di assunzione a tempo indeterminato di dipendenti con rapporti a termine.
L’articolo 7 chiarisce che l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica non determina variazioni della dotazione organica prevista dalla disciplina vigente.
L’articolo 8 riduce per il 2019 lo stanziamento relativo al tutoraggio nelle università di docenti in servizio presso istituzioni scolastiche. Estende inoltre ai docenti con contratto a tempo determinato la fruizione del bonus per la valorizzazione del merito.
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