Formazione

Di gaffe in gaffe

dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 13.6.2021.

Davvero i problemi della scuola digitale dipendono dai docenti in cattedra nati nel secolo scorso? Si tratta dell’ennesima gaffe di un titolare dell’Istruzione: dal tunnel del Gran Sasso ai banchi a rotelle, passando per  qualche perla grammaticale. . .

E’ successo – e succederà ancora – che alla guida del Ministero dell’istruzione siano nominati Ministri che non provengono direttamente dal mondo della scuola. Molto spesso sono stati reclutati dall’università che però, come tutti sanno, è cosa ben diversa dalla scuola vera e propria per l’età dei soggetti coinvolti, l’organizzazione della didattica, le regole del gioco e le dinamiche relazionali.

Sta di fatto che i Ministri che si sono avvicendati in viale Trastevere spesso hanno dovuto imparare (col tempo, fatica e a volte anche con errori grossolani) i delicati meccanismi che regolano un mondo tanto complesso.

Il guaio però è che a volte sono incappati in qualche gaffe creando sconcerto tra gli insegnanti e, soprattutto, tra gli studenti che magari a scuola si sono visti appioppare insufficienze per errori del genere.

Si va dalla confusione tra “Fogazzaro e i Crepuscolari “di Maria Stella Gelmini, alle “donne afgane in spiaggia” di Valeria Fedeli, agli “imbuti da riempire” di Lucia Azzolina passando per il mitico “tunnel dal Gran Sasso al Cern”  della stessa Gelmini.

Per non parlare poi degli svarioni nel minato campo della sintassi e delle coniugazioni verbali dove si sono registrate indecorose gaffes di molti: da Fedeli  con “i più migliori” e “sarebbe opportuno che lo studio della Storia non si fermasse tra le pareti delle aule scolastiche ma prosegua anche lungo i percorsi professionali”, al “L’ho imparato ieri”  e “Ho trovato bella gente, speriamo che faremo tutti bene ” del nostro Bianchi

Ma vi sono a nostro avviso errori dei titolari della “Minerva” ben più gravi di questi.

Ad esempio la scelta di investire milioni di euro sui famosi nuovi banchi monoposto, a rotelle o tradizionali, utili a pochi ma non certo alle scuole. Dai calcoli di Skuola.net il costo totale dell’operazione è stato di 119 milioni per i banchi a rotelle e di 199 milioni per quelli tradizionali per un totale di 318 milioni di euro. E secondo l’elaborazione ddi Tuttoscuola si tratterebbe di un costo medio di 274 euro per ogni banco innovativo e di 93 euro per quello tradizionale monoposto.

Meno grave da punto di vista dell’erario ma sicuramente più offensivo per i molti insegnanti è l’ultima uscita di Bianchi che intervenendo su La Repubblica ha affermato che “I docenti in cattedra sono nati nel secolo scorso, sono loro che hanno bisogno di formazione sul digitale”.

Crediamo che i Ministro con queste dichiarazioni tanto banali si sia dimostrato insolente con i docenti, perché le sue parole paiono a chi scrive gratuite e destituite di ogni fondamento scientifico.
Se avesse voluto avere ancora più effetto su un certo elettorato ignorante avrebbe potuto precisare che i docenti appartengono non solo al secolo, ma anche al millennio scorso. Ma allora i futuri docenti che nascono ora e che quando andranno a insegnare saranno dello stesso secolo dei loro allievi . . . non avranno bisogno di essere formati?

Non è possibile che un Ministro dell’istruzione usi espressioni del genere che mascherano i veri problemi e offendono molti docenti. Quelli in particolare che in questi ultimi anni hanno attivato la DaD o la DDI con i propri dispositivi e la propria connessione di rete, nella complessità degli ultimi mesi e dando prova di velocissima  capacità di adattamento e autoformazione. .

Bianchi dimentica che i nodi di tanti problemi irrisolti della scuola risiedono in una questione di tagli indiscriminati e nella cronica mancanza di risorse; e se parliamo di scuola digitale la soluzione sta nella testa e non nell’età di alcuni suoi esponenti (che magari vorrebbero potersene andare in pensione ma sono costretti ancora a restare a scuola).

Ma forse Bianchi questo non lo sa perché appartiene al millennio scorso…

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Di gaffe in gaffe ultima modifica: 2021-06-13T04:27:12+02:00 da
Gilda Venezia

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