di Nuccio Ordine, Il Corriere della sera, 29.12.2017
– Sfida a sinistra sulla vicenda delle maestre senza laurea bocciate dal Consiglio di Stato. Nell’interrogazione firmata Maestri-Civati-Brignone-Pastorino si chiede al governo di prevedere per loro un «concorso ad hoc» per evitare il caos nelle scuole.
Nell’interrogazione firmata Maestri, Civati, Brignone, Pastorino – fa sapere il sindacato Anief, che ha patrocinato la causa dei diplomati magistrali – i quattro onorevoli chiedono alla Ministra di modificare uno dei decreti legislativi che attuano la legge 107 sulla Buona Scuola «nella parte in cui non prevede anche per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria l’avvio di una fase transitoria e l’estensione del concorso riservato ai docenti abilitati, attualmente previsti esclusivamente per la scuola secondaria di I e II grado». In altre parole, come anticipato dal Corriere qualche giorno fa, chiedono di prevedere anche per i maestri e le maestre senza laurea un concorso ad hoc, simile a quello previsto per i professori di scuola secondaria (medie e liceo) in possesso dell’abilitazione o di almeno 36 mesi di servizio. Una sorta di percorso facilitato per l’accesso al ruolo, almeno per coloro che hanno alle spalle anni di supplenze (ma ce ne sono anche parecchi che dopo il diploma del 2002 non avevano mai insegnato e che sono entrati in graduatoria e a scuola solo in forza della sentenza del Tar poi ribaltata dal Consiglio di Stato).
La questione è particolarmente spinosa nel caso per quei 5.300 docenti che erano già stati assunti con riserva e che ora perderanno il posto. I sindacati sono ovviamente in trincea: l’8 gennaio è stato proclamato uno sciopero e alcune maestre minacciano il blocco degli scrutini. Ma anche le famiglie protestano e sono assai preoccupate per la sorte dei loro figli ai quali la scuola dovrebbe garantire la necessaria continuità didattica e non lasciarli in ostaggio dei ricorsi al Tar e dei colpi di scena fra un grado e l’altro di giudizio. La ministra Fedeli ha ribadito che le sentenze vanno rispettate ma intanto il 4 gennaio il Miur ha convocato i sindacati per tentare di concordare insieme come arrivare almeno a chiudere l’anno scolastico senza danneggiare famiglie e alunni.
.
.
di Michele Lucivero, Roars, 13.5.2024. L’Autorità garante per la protezione dei dati personali ha richiesto…
14.5.2024. Dalla normativa emergono tre possibili casistiche con valutazioni differenti in base al percorso di…
di Roberto Bosio, InfoDocenti.it, 13.5.2024. Le Organizzazioni Sindacali hanno chiesto l’apertura di un confronto politico…
La Tecnica della scuola, 13.5.2024. I programmi svolti devono essere firmati dagli studenti? Con l’avvicinarsi…
di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 13.5.2024. TFA sostegno VIII ciclo, chi sta per…
di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola, 13.5.2024. Il parere di due esperti smonta quello…
Leave a Comment