Divieto cellulari, gli studenti continuano a usarli

La Tecnica della scuola, 1.10.2025.

Divieto cellulari a scuola, altro che armadietti:
1 alunno su 2 continua a usarlo, poche sanzioni, tanti “doppi telefoni”. Le sanzioni.

Gilda Venezia

La circolare del ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, emanata lo scorso giugno, che vieta l’uso del cellulare a scuola anche alla secondaria di secondo grado, in vigore dal 1° settembre 2025, ha “costretto” le varie scuole a emanare circolari e modificare i propri regolamenti, visto che molto si rimanda all’autonomia dei vari istituti.

Ma come sta andando, a poche settimane dall’apertura degli istituti? A dirlo un sondaggio di Skuola.net, – che ha visto la partecipazione di 1.000 ragazze e ragazzi di scuole medie e superiori. Quello che emerge è che tre 1 su 2 studenti, può continuare a tenere il telefono con sé in classe, purché questo venga spento e riposto a debita distanza. Il 56% degli alunni dice che può tenere con sé il telefono, ma spento e lontano dalla vista, meglio se nello zaino.

Qualche istituto, però, non si fida. E, allora, procede con un atteggiamento più rigido: il 18% degli intervistati racconta che deve riporre il dispositivo in spazi appositi predisposti in classe (tasche, armadietti o scatole dedicate), il 6% è obbligato a consegnarlo direttamente ai docenti o al personale scolastico, mentre un altro 4% dice poterlo tenere con sé ma all’interno di apposite custodie sigillate.

C’è, poi, un ulteriore 4% dei casi in cui gli smartphone vengono raccolti e custoditi in spazi comuni, ad esempio in armadietti piazzati nei corridoi. Infine, si segnalano anche situazioni in cui il quadro sembra non essere ancora stato definito in modo chiaro: l’8% riferisce di regole non ufficiali – l’unica raccomandazione è che i device restino spenti – e addirittura un residuale 4% sostiene che nella sua scuola è come se il divieto non esistesse.

Altro che armadietti, quindi; si è scelta, nella maggior parte dei casi, una linea morbida. A prescindere dal sistema adottato, circa 1 intervistato su 3 racconta che nella propria classe una buona parte degli alunni continua a usare il telefono per scopi personali, in barba a ogni regola. E i trasgressori potrebbero essere ancora di più, nascosti dietro infrazioni quotidiane difficili da intercettare.

Quali sanzioni?

Anche sul fronte delle sanzioni per i trasgressori emergono differenze marcate, tendenti comunque alla comprensione. Il 5% descrive una gestione del tutto “soft”, limitata a richiami verbali; il 41% segnala un sistema a due fasi, con richiamo iniziale e punizioni più pesanti in caso di recidiva. Il 38%, invece, parla di linea dura sin da subito, con note o provvedimenti già alla prima infrazione. Ma c’è anche chi – 16% – riporta che la scuola non ha ancora preso una posizione chiara sulle conseguenze.

Se, infatti, sei intervistati su dieci (61%) assicurano che, almeno per ora, tutto fila liscio e nessuno avrebbe infranto le regole, c’è ben un terzo del campione (33%) che ammette che qualche compagno è già stato sorpreso con il telefono in mano, seppur senza subire conseguenze reali, a riprova della linea morbida adottata dalle scuole in questa fase. Appena il 6% racconta di provvedimenti concreti già scattati.

In più di una classe c’è chi disattende il divieto servendosi del celebre stratagemma del “doppio telefono”: consegnare un vecchio modello ormai inutilizzato e tenere nascosto quello principale. Una tattica che, secondo il 18% degli studenti, riguarda la maggioranza – se non addirittura tutti – i compagni. Un altro 14% la attribuisce solo a pochi, mentre la fetta più consistente (68%) giura che nella propria classe nessuno o quasi si spinge fino a tanto.

E poi c’è la vera domanda, quella che interessa più di tutte, il vero obiettivo della stretta: l’attenzione in aula è migliorata? Qui le risposte divergono. Solo il 9% nota un beneficio tangibile e descrive la propria classe come più concentrata. Per la maggioranza (55%), invece, nulla è cambiato: chi vuole distrarsi trova sempre un pretesto, anche senza cellulare.

 

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Divieto cellulari, gli studenti continuano a usarli ultima modifica: 2025-10-02T03:42:15+02:00 da
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