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Docenti a rischio deportazione nella «Buona scuola» di Renzi

di Roberto Ciccarelli, il manifesto 28.7.2015.  

Precariato. Sono iniziate le procedure per l’assunzione dei 102.734 precari della scuola. Dureranno fino al 14 agosto. La denuncia della Flc-Cgil: “Per molti di loro c’è il rischio di una “deportazione forzata”. Decine di migliaia saranno costretti a trasferirsi da Sud a Nord in cambio di un modesto stipendio fisso

Sono ini­ziate le pro­ce­dure per l’assunzione dei pre­cari della scuola. Dure­ranno fino alle 14 del 14 ago­sto. Da ieri i docenti can­di­dati ai 102.734 posti messi a bando dovranno cari­care un modulo sul sito del mini­stero dell’Istruzione (Miur) per par­te­ci­pare alle cosid­dette «fasi B e C» del reclu­ta­mento della «buona scuola». In que­ste ore si stanno svol­gendo le pro­ce­dure per assu­mere la quota dei docenti desti­nati al turn-over e dei vin­ci­tori del «con­cor­sone» del 2012 per un totale di 36.627 per­sone. Tutti gli altri rischiano la depor­ta­zione. Si tratta di decine di migliaia di pro­fes­sori, molti dei quali con fami­glie a carico e uno sti­pen­dio tra i più bassi dei paesi Ocse, Saranno obbli­gati a tra­sfe­rirsi per tro­vare un inca­rico a tempo indeterminato.

I docenti assunti entro novem­bre – 10.849 della «fase B» e 55.258 dell’organico poten­ziato in «fase C» — entre­ranno a far parte del cosid­detto «orga­nico poten­ziato». A set­tem­bre 2016 pren­de­ranno uffi­cial­mente il ruolo in una delle cin­que pro­vince elen­cate nel modulo online. Una volta inse­riti in un «albo ter­ri­to­riale» dovranno rispon­dere alla «chia­mata» dei «pre­sidi mana­ger». Chi non avrà tro­vato una col­lo­ca­zione in una scuola nelle vici­nanze del pro­pria resi­denza dovrà fare le valige, cam­biare pro­vin­cia e soprat­tutto regione. Dopo tre anni potrà fare domanda di tra­sfe­ri­mento, ma solo nelle pro­vince con i posti nella sua classe di con­corso. È dif­fi­cile che possa tor­nare a «casa». Per il sin­da­cato Conitp que­sta con­di­zione riguar­de­rebbe quasi 26 mila docenti in Abruzzo, Cala­bria, Cam­pa­nia, Molise, Puglia, Sici­lia che dovranno tra­sfe­rirsi a Nord per avere un inca­rico a tempo indeterminato.

Il destino che aspetta que­sti docenti – e tutti quelli che saranno assunti con il con­corso che sarà ban­dito entro l’anno — è quello dei com­messi viag­gia­tori, ope­rai o free­lance che rispon­dono just-in-time alle esi­genze della pro­du­zione nella fab­brica sco­la­stica. Per chi dovrà tra­sfe­rirsi a Nord non è pre­vi­sto un rim­borso spese. Dovrà pagarsi l’affitto di tasca sua. Per chi ha fami­glia le cose si com­pli­che­ranno: o por­tar­sela con sé oppure man­te­nerla a distanza. Cosa acca­drà, met­tiamo, per le donne che hanno uno o più figli pic­coli? Dovranno arran­giarsi, evi­den­te­mente. Que­sta è la prin­ci­pale novità del «patto» chie­sto (o estorto) da Renzi ai docenti: in cam­bio di un mode­sto sti­pen­dio fisso dovranno diven­tare i pac­chi postali del Miur.

La discri­mi­na­zione rispetto ai docenti oggi di ruolo, e per­sino tra i neo-assunti, è ecla­tante e par­rebbe un tan­ti­nello inco­sti­tu­zio­nale. D’ora in poi tutti lavo­re­ranno così nella scuola, caso unico nella pub­blica ammi­ni­stra­zione ita­liana. Per il momento. A par­lare di rischio di «depor­ta­zione for­zata» è la Flc-Cgil: «Sta cre­scendo tra pre­cari l’idea di non fare la domanda di par­te­ci­pa­zione al piano straor­di­na­rio – sostiene il sin­da­cato di Dome­nico Pan­ta­leo — e rima­nere così nelle gra­dua­to­rie ad esau­ri­mento, nella spe­ranza di un posto migliore nei pros­simi anni, pur con­sa­pe­voli dei rischi che que­sto può com­por­tare». La riforma che doveva eli­mi­nare la «sup­plen­tite», esau­rire le gra­dua­to­rie dei pre­cari, eli­mi­nare il «pre­ca­riato», non riguarda 26.040 docenti della scuola dell’infanzia, men­tre molte classi di con­corso non saranno esau­rite nem­meno con l’organico potenziato.

Per la rivi­sta spe­cia­liz­zata «Tutto scuola» nella scuola secon­da­ria di primo grado non saranno coperti 1.157 posti, in quella di secondo grado 1.985. Situa­zione com­pli­cata, ad esem­pio, per la classe di con­corso di scienze mate­ma­ti­che e chi­mi­che nella scuola media: i posti vacanti sono 2675, i docenti iscritti nelle gra­dua­to­rie 2.014. O quella di spa­gnolo: i posti sono 465, i docenti 279, ne restano sco­perti 186. Que­ste e altre gra­dua­to­rie reste­ranno in vigore per anni. E il «pre­ca­riato» di prima gene­ra­zione con­ti­nuerà nella scuola.

«Que­sta pro­ce­dura – sostiene Pino Turi (Uil Scuola) – è come una lot­te­ria, lascia le per­sone in sospeso». Il Miur ha pub­bli­cato sul suo sito alcune Faq che non risol­vono però le ambi­guità. Una su tutte: cosa suc­cede a chi non pre­senta una domanda di assun­zione? Non potrà par­te­ci­pare alle fasi suc­ces­sive e sarà espulso dalle gra­dua­to­rie? O con­ti­nuerà a lavo­rare fino al suo esau­ri­mento? Per la Uil è valida quest’ultima ipo­tesi. Di que­ste incer­tezze è lastri­cata la strada di chi oggi vive sospeso nella scuola della tri­plice Renzi-Giannini-Faraone.

Docenti a rischio deportazione nella «Buona scuola» di Renzi ultima modifica: 2015-07-29T05:20:31+02:00 da
Gilda Venezia

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