Categorie: Insegnanti

Docenti neoimmessi: Piattaforma INDIRE, ecco come costruire il portfolio

Anna Chiara,  Professionisti Scuola Network  21.1.2016 

– La regione Emilia Romagna ha pubblicato un’interessante guida per i docenti neoimmessi in ruolo. In essa viene presentato il percorso formativo previsto dalla normativa relativo all’anno scolastico 2015/2016. Questo ci permette, in attesa dell’apertura della piattaforma INDIRE, di anticipare quali saranno i contenuti della formazione online e frontale.

Il portfolio online era la grande novità dello scorso anno. Varato abbastanza velocemente nella seconda metà dell’anno scolastico 2014/2015, era stato posto al vaglio dei 28.715 neoassunti, con tutti gli inevitabili intoppi che ogni fase sperimentale porta con sé. Quest’anno i docenti che si troveranno ad affrontare la piattaforma sono poco meno di 100.000. Quindi, vietato sentirsi soli e abbandonati!
Il percorso comincia con il Bilancio di competenze iniziali, attraverso il quale ogni docente evidenzia i propri punti di forza, ma soprattutto i punti in cui necessita di ulteriore formazione per raggiungere un livello adeguato. E’ grazie proprio alla stesura del bilancio che si rende possibile la stesura di un patto formativo, in cui il docente si impegna a frequentare le attività formative, finalizzate allo sviluppo professionale e al rafforzamento delle proprie competenze didattiche (come da bilancio), mentre il Dirigente si impegna ad autorizzare la partecipazione e a fornire l’informazione in suo possesso circa iniziative interne o esterne di formazione.

All’apertura della piattaforma, oltre che sul bilancio delle competenze, il docente dovrà soffermarsi sul proprio curricolo formativo, la cui compilazione richiede al neoassunto di ripensare al proprio percorso personale di studio e di lavoro, e di scegliere alcune esperienze (max 5) che hanno maggiormente inciso sulla sua formazione come docente. Tali esperienze andranno descritte indicando come hanno influito sullo stile di insegnamento e sul modo di concepire l’insegnamento e l’istituzione scuola.

La parte centrale del percorso è la documentazione di due sessioni di lavoro: due microattività (situazioni didattiche o lezioni vere e proprie), ciascuna delle quali può durare da un minimo di un’ora a un massimo di quattro ore. Unità didattica? Unità di apprendimento? Laboratorio? Progetto? Niente di tutto questo. Due lezioni. Tutto qui. Le due attività vanno analizzate e documentate. Per quanto riguarda l’analisi dell’attività si parte ovviamente dalla progettazione: motivare la scelta di quell’attività, illustrare quali sono stati gli input e poi, come sempre, obiettivi, attività previste, metodologia utilizzata, strumenti e criteri di valutazione, possibili attività di recupero, per affrontare i possibili nodi critici svelati dall’attività stessa. Nella fase della descrizione, andrà inserita la documentazione delle attività didattiche, allegando i materiali predisposti dal docente, i materiali elaborati dagli studenti durante e dopo il lavoro, immagini e video (rispettando le norme sulla privacy) riprese durante l’attività, oltre ovviamente ad un testo che racconti lo svolgimento dell’azione didattica e che riporti le osservazioni a caldo di studenti, tutor e docente stesso.

Nella fase di riflessione, docente e tutor confrontano la progettazione con la documentazione dell’azione, individuando i punti dove la progettazione stessa è stata puntualmente eseguita e anche evidenziando dove invece sono state necessarie delle regolazioni in azione, per far fronte ad eventuali imprevisti. Molto interessante è la scansione temporale di queste due attività: viene suggerito che siano svolti nelle ore di peer to peer, ma in due momenti distinti, possibilmente all’inizio e alla fine del percorso, quasi a misurare l’efficacia stessa dei momenti di formazione (laboratori, incontri frontali, suggerimenti del tutor) e la loro capacità di influire sul docente, in termini di cambiamento di pensiero, di conoscenza, di competenza.

L’ultima parte del portfolio è il secondo Bilancio di competenze. A chiusura del percorso, il neoassunto sarà chiamato a ripensare quali cambiamenti siano avvenuti e in virtù di quali esperienze e alla definizione degli obiettivi.

Docenti neoimmessi: Piattaforma INDIRE, ecco come costruire il portfolio ultima modifica: 2016-01-22T05:12:41+01:00 da
Gilda Venezia

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