Docenti precari di religione, in 15mila sperano nel concorso riservato: c’è chi attende dal 2004

di Alessandro Giuliani, La Tecnica della scuola, 17.6.2018

– Dare una risposta urgente ai 15mila docenti precari di religione, da attuare con le stesse modalità con le quali si sta affrontando il problema dei docenti precari di scuola secondaria: lo hanno questo, in settimana, i tre sindacati Confederali assieme a Gilda e Snadir, attraverso un documento inviato alla dottoressa Maria Maddalena Novelli, direttore generale del personale al Miur.

La richiesta unitaria dei sindacati

“Come noto – scrivono i sindacati nel documento unitario – in questi ultimi mesi si è lavorato per predisporre un bando di concorso per i docenti di religione precari. Tale bozza di bando, però, non prevede alcun beneficio per coloro che pur avendo superato il concorso del 2004 non sono stati assunti in ruolo e per coloro che vantano molti anni di servizio (anche più di 10 anni)”.

Nella richiesta unitaria, con la quale i sindacati chiedono un incontro sul concorso riservato ai docenti di Religione, le organizzazioni chiedono di assorbire gli insegnanti precari attraverso una doppia possibilità: organizzare un concorso riservato oppure una procedura per soli titoli.

Incontro col direttore Generale

“Per tali ragioni – continuano i sindacati – riteniamo che la modalità di selezione sin qui predisposta non risponda alle legittime aspettative dei precari di religione, che invece potrebbero essere soddisfatte con l’applicazione delle procedure semplificate di assunzione che sono state attivate a seguito della legge 107/2015 e del Dl 59/2017 per gli altri docenti di scuola secondaria oppure con un concorso per soli titoli”.

Anche per approfondire questa possibilità, Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda Unams Snadir, ritengono che sia utile attuare un incontro a breve con la dottoressa Novelli, al fine di “esporre gli indispensabili interventi a favore dei circa 15.000 docenti precari di religione”.

Il 5 luglio convegno Fgu – Snadir a Roma

Su questi temi, Fgu e Snadir stanno organizzando, per il prossimo 5 luglio, un convegno da svolgersi presso la Sala Cristallo, Hotel Nazionale, in piazza di Montecitorio, alla presenza di esperti del settore e diversi parlamentari.

Nel frattempo, le richieste sindacali hanno buone chance di essere accolte. Pochi giorni dopo il suo approdo a Viale Trastevere, il nuovo ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, avrebbe fatto un’apertura per i tanti insegnanti annualmente nominati dal vicariato e che risultano quindi ancora precari.

L’apertura del Miur

L’intenzione, ha scritto l’Ansa, è quella di prevedere una procedura riservata per gli insegnanti di religione cattolica, separato dal bando generale. I posti da mettere a disposizione sarebbero però solo 4mila.

“E’ un’idea alla quale stiamo lavorando – hanno fatto sapere fonti della Lega – e che porteremo sicuramente avanti. Il concorso ordinario metterebbe in difficoltà molti dei docenti di religione che hanno un’età non più giovanissima. Noi riteniamo debba contare di più l’esperienza e che questi docenti vadano stabilizzati”.

Ad assecondare la posizione del concorso riservato, sarebbe anche il nuovo primo inquilino del dicastero di viale Trastevere: “Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti condivide pienamente l’idea di un concorso riservato per i docenti di religione“, ha spiegato ancora la fonte leghista, il partito che ha portato lo stesso Bussetti a ricoprire il ruolo di ministro dell’Istruzione.

La richiesta unitaria, con la quale i sindacati chiedono un incontro sul concorso riservato ai docenti di Religione.

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