di Niccolò Magnani, il Sussidiario, 5.2.2018
– Contratti statali, ultime notizie di oggi 5 febbraio 2018: docenti scuola in rivolta contro il Governo, “la farsa del rinnovo Pa e la mancanza di fiducia”. Tutte le ultime novità.
Un appello a tutto il governo e alla Pubblica Amministrazione per un ultimo sforzo “diplomatico” sui rinnovi dei contratti statali: questo hanno tentato i membri dell’Associazione Nazionale Docenti, partendo dalla durissima critica sulle ultime notizie filtrate dalla bozza Aran – «la farsa del rinnovo del contratto scuola» – e provando però a lanciare un’ultima “mano” verso un accordo sempre più complesso. «Il rinnovo del contratto avrebbe potuto costituire la grande occasione per le organizzazioni sindacali firmatarie, di riconquistare la fiducia dei docenti, dopo il basso profilo, le ambiguità se non addirittura l’accondiscendenza, verso scelte di politica scolastica che stanno mettendo in ginocchio la martoriata scuola italiana», si legge nel lungo comunicato. «Alle organizzazioni sindacali rivolgiamo l’appello, di fermarsi, ancora possono farlo, e di avviare una vera consultazione con tutta la categoria su ogni proposta che provenga dal Governo, anzi di farsi esse stesse promotrici di una proposta discussa e condivisa con tutta la categoria», termina l’Associazione Nazionale Docenti, dopo aver presentato la carrellata di “beffe” e critiche all’ultima bozza di rinnovo del Comparto Scuola (ecco qui il testo integrale).
Una nuova indiscrezione rilasciata la scorsa settimana dal Messaggero allarga lo scenario dello scontro tra il mondo scuola e il governo Gentiloni: in particolare, il ministro Madia avrebbe inviato all’Aran un documento che aggiorna di fatto l’atto di indirizzo per il comparto Scuola. Le risorse “classiche” vengono confermate – ovvero 1,2milioni di dipendenti con 1,6 miliardi di euro stanziati per gli aumenti – ma si aprono nuove possibilità per altri 200 milioni di euro in entrata. Il negoziato prenderà discussione su questo ultimo punto visto che entrerebbero i soldi destinati al bonus merito: «nella contrattazione entrano anche i riflessi della distribuzione accessoria derivanti dall’attuazione dei sistemi di valutazione definitivi dalla legge 107/2015, cioè il governo è disposto a discutere i criteri di attribuzione dei premi sul merito, ma la loro distribuzione resta in mano ai presidi», scrive il Messaggero. In sostanza, i sindacati e le associazioni di docenti e personale Scuola chiedono un aumento “a pioggia”, mentre il Governo intende aumenti calibrati dal merito e distribuiti non uguali per tutti. Governo e sindacati si sono già scontrati su questo nelle scorse settimane e ora di certo ripartiranno da tale discussione nel tentativo di trovare una quadra, al momento, difficile da vedersi. È invece assai probabile che non entrino nella trattativa i 380 milioni della Carta del docente che almeno per il 2018 non possono essere previsti «visto che, di fatto, sono stati già assegnati ai docenti fin dal settembre scorso».
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Docenti Scuola vs Governo: “la farsa del rinnovo Pa” (ultime notizie) ultima modifica: 2018-02-05T07:09:03+01:00 dadi Vittorio Borgatta, InfoDocenti.it, 31.10.2024. Il decreto scuola Dl 71/2024 – convertito in legge il 9 luglio…
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