dal blog di Gianfranco Scialpi, 18.5.2020
– Non ho parole!
Documento Inail, una brutta sorpresa che potrebbe preludere a soluzioni pasticciate e pericolose per a salute degli operatori scolastici e studenti.
Documento INAIL, i criteri di classificazione del rischio
Documento Inail sulla “possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione” riserva una pessima sorpresa sul tasso di rischio negli ambienti scolastici.
Partiamo dai criteri di classificazione del rischio. Si legge nel documento (pag. 8):
“Il rischio da contagio da SARS-CoV-2 in occasione di lavoro può essere classificato secondo tre variabili:
- Esposizione: la probabilità di venire in contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative (es. settore sanitario, gestione dei rifiuti speciali, laboratori di ricerca, ecc.);
- Prossimità: le caratteristiche intrinseche di svolgimento del lavoro che non permettono un sufficiente distanziamento sociale (es. specifici compiti in catene di montaggio) per parte del tempo di lavoro o per la quasi totalità;
- Aggregazione: la tipologia di lavoro che prevede il contatto con altri soggetti oltre aimlavoratori dell’azienda (es. ristorazione, commercio al dettaglio, spettacolo, alberghiero, istruzione, ecc.).
Ecco qui la sorpresa!
Chi frequenta gli ambienti scolastici conosce bene la situazione e quindi non ha nessun dubbio a classificare la scuola come un ambiente ad alto rischio. Qui si interagisce (esposizione) con persone potenzialmente contagiose (genitori, colleghi docenti, personale scolastico…). Il rischio diventa alto con adulti che svolgono attività lavorative ad alto rischio (medici, infermieri, negozianti…).
Nessuno può mettere in dubbio che la scuola è un’istituzione ad alto tasso aggregante dove è arduo mantenere la distanza fisica di 1-2 metri (prossimità)
Fatte queste premesse ecco la sorpresa a pagina 10
Breve considerazione
Il documento rappresenta un’ulteriore confermad ella scarsa conoscenza della scuola che hanno i non addetti ai lavori.
Qualcuno forse non conosce le classi pollaio, gli assembramenti dei genitorI, dei nonni (categoria ad alto rischio) delle babysitter in entrata e in uscita….
Mi auguro che questa classificazione non venga tenuta in conto dalla commissione tecnica. Lo capiremo a breve dalle indicazioni che verranno fornite per il rientro a settembre. Se la valutazione fosse credibile non si comprende il motivo della chiusura delle da marzo. Non si comprendono le diverse dichiarazioni di Conte, Azzolina e dei tanti virologi sull’alto tasso di pericolosità di contagio delle scuole.
Siamo su “Scherzi a parte?”
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