di Andrea Carli, Il Sole 24 Ore, 15.10.2021.
L’XXI rapporto di Ecosistema Scuola: restano troppo pochi al Sud i servizi legati al servizio mensa, al trasporto scolastico e al tempo pieno, quest’ultimo attivo solo nel 16% delle scuole.
I punti chiave
Un’indagine per fare il punto a pochi giorni dall’annuncio del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sulla ripartizione dei fondi del Pnrr previsti per questo settore (17 miliardi di euro, di cui 5 miliardi in arrivo entro novembre). Insomma, troppe ancora le emergenze strutturali da affrontare e le disuguaglianze da colmare, complice anche la pandemia che ha aumentato le disparità, la dispersione scolastica e il disagio sociale.
Il gap sugli interventi urgenti
Nel 2020 i comuni del Centro-Nord in media dichiarano di avere necessità di interventi urgenti in poco più del 36% di scuole, contro quelli del Sud e delle Isole che li richiedono per quasi il 56% degli edifici, che per di più sono in area sismica 1 e 2 nel 74% dei casi, ben trenta punti percentuali sopra la media nazionale (44%).
Il divario sul piano dei servizi
Il divario tra “le due Italie” emerge anche sul fronte dei principali servizi, predominanti al Centro-Nord rispetto al Sud-Isole. Qualche dato può dare l’idea. Classi a tempo pieno: 43% nelle scuole del Centro-Nord contro il 16% del Sud-Isole. Servizio mensa: 65,5% contro 47,9%. Servizio scuolabus: nel 29% degli istituti rispetto al 13,6%. Ancora troppo basse le pratiche che consentono i percorsi casa-scuola in autonomia e sicurezza: il servizio di pedibus è presente nella Penisola nel 5% delle scuole, in gran parte concentrato nelle regioni settentrionali, così come il servizio di bicibus presente esclusivamente nello 0,2% delle scuole del Nord. Per quanto riguarda gli edifici presenti in strade scolastiche, il 10,8 % si concentra al Nord, il 5,3% al Centro contro il 4,1% del Sud e lo 0,0% delle isole; altro dato riguarda gli edifici posti in Zone 30, il 16,4% si trova al Nord, il 9,3% al Centro mentre il 20% si concentra al Sud e lo 0,0% nelle isole.
Strutture vetuste e poco sostenibili
È un patrimonio edilizio scolastico vetusto e poco sostenibile. Nella Penisola un edificio su due non dispone ancora del certificato di collaudo statico (46,8%), di agibilità (49,9%), prevenzione incendi (43,9%). Sale al 41% la percentuale degli edifici che necessitano di manutenzione urgente contro il 29,2% del 2019. Pochissimi i nuovi edifici costruiti con criteri di bioedilizia, sono lo 0,9%. Appena 387 quelli classificati in classe energetica A.
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