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Elezioni politiche ’22, le risorse per il programma scuola della destra

dal blog di Gianfranco Scialpi, 26.9.2022.

Elezioni politiche ’22, il programma light della destra sulla scuola. Resta il problema delle risorse e anche la risposta del Mef

Elezioni politiche ’22, il programma della destra sulla scuola

Elezioni politiche ’22. La coalizione di destra ha vinto ampiamente. Quindi sarà chiamata a governare. Avendo ottenuto la maggioranza (pare assoluta), occorrerà tener presente quale idea di scuola intenderanno perseguire. E’ possibile già anticiparne gli obiettivi, leggendo il paragrafo dedicato al sistema formativo (programma centro-destra)
Rispetto alle coordinate culturali nulla di nuovo: si parla di merito e di libera scelta educativa delle famiglie. Nel dettaglio si legge:
“• Rivedere in senso meritocratico e professionalizzante il percorso scolastico
• Piano per l’eliminazione del precariato del personale docente e investimento nella formazione e aggiornamento dei docenti
• Ammodernamento, messa in sicurezza, nuove realizzazioni di edilizia scolastica e residenze universitarie
• Valorizzazione e promozione delle scuole tecniche professionali volte all’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro
• Allineamento ai parametri europei degli investimenti nella ricerca
• Incentivare i corsi universitari per le professioni STEM
• Maggiore sostegno agli studenti meritevoli e incapienti
•Riconoscere la libertà di scelta educativa delle famiglie attraverso il buono scuola
• Favorire il rientro degli italiani altamente specializzati attualmente all’estero”

L’analisi dei costi

Il programma deve essere integrato con altri temi riguardanti il superamento delle classi pollaio, la ventilazione meccanica nelle aule, l’adeguamento degli stipendi ai parametri europei. Sui primi due E. Bucalo e P. Frassinetti (FdI- responsabili Scuola e del dipartimento Istruzione – scorsa legislatura) sono state molte chiare. “Ancora aule piccole e non ventilatestracolme di alunni, studenti specie al sud. Non a caso, Sicilia, Campania e Puglia, sono le 3 regioni con maggiore sovraffollamento di aule. Si parla di classi con 30 e piu’ studenti costretti in spazi ridotti e scarsamente arieggiati. Una condizione di disagio stranota, per la quale il ministro Bianchi non ha predisposto alcun intervento. Fa il cieco che non vede o non vuole vedere la strada giusta da percorrere. Eppure, i fondi destinati alla Scuola italiana consentirebbero di effettuare i lavori per la ventilazione delle aule”.
Tornando al programma, occorre evidenziare che non vengono citate le risorse necessarie per conseguire gli obiettivi. Questa criticità ha accomunato tutti i proclami delle forze politiche che hanno partecipato alla competizione elettorale.  Quindi al momento, il programma della destra è un bel libro dei sogni, che nasconde l’enorme impegno finanziario pubbblico.
Alcuni esempi. Tuttoscuola.it ha stimato che per eliminare (è il verbo utilizzato nel programma) il precariato occorrono 800 milioni di €.
Il superamento delle classi pollaio necessita di migliaia di assunzioni, di costruzione di nuovi edidici scolastici e di adeguamento di quelli già esistenti. La proposta  di legge- Azzolina (5 luglio 2018) aveva quantificato a regime un costo di 5 miliardi di €. L’adeguamento degli stipendi dei docenti alla media europea implica un impegno finanziario superiore ai 10 miliardi.

Il Ministro del Tesoro è il vero responsabile dell’Istruzione

Da quando la scuola non appartiene più alla Costituzione, ma è una dépendance del liberismo economico (inizio anni ’90), il dicastero dell’Istruzione appartiene al Mef. Questa colonizzazione non riguarda solo Viale Trastevere, coinvolge tutti i dicasteri.
Formalmente è nominato un Ministro dell’Istruzione, sostanzialmente però i giochi sono condotti dal Mef.
Da qui la domanda: il nuovo responsabile dell’Economia bollinerà gli impegni finanziari per la scuola? Ho parecchi dubbi.

 

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Elezioni politiche ’22, le risorse per il programma scuola della destra ultima modifica: 2022-09-26T20:39:30+02:00 da
Gilda Venezia

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