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Emergenza presidi, i bocciati al concorso 2011: «Prendete noi»

di Valentina Santarpia, Il Corriere della sera, 17.7.2017

– Hanno fatto ricorso contro le irregolarità del concorso del 2011, come molti loro colleghi. Ma, a differenza loro, non sono riusciti ad avere una sanatoria. Ora si autocandidano a occupare le scuole con reggenza. Previo corso di aggiornamento

La proposta di primo acchito può sembrare bizzarra. Ma se si guardano numeri e dati non lo è affatto. Mentre i dirigenti scolastici soffrono, dovendo sopportare da anni una cronica carenza di numeri e un aumento del carico di responsabilità, senza nuovi innesti (il nuovo concorso non è ancora stato bandito), il comitato nazionale dei ricorrenti del concorso dirigenti scolastici 2011 offre una soluzione. Sono 800, hanno partecipato al concorso del 2011 per dirigenti, ma non lo hanno superato: però hanno riscontrato delle irregolarità e aperto un contenzioso con il ministero dell’Istruzione. «Solo che, a differenza dei ricorrenti dei concorsi del 2004 e del 2006, noi del 2011 non abbiamo avuto la sanatoria della legge 107», spiega la portavoce Rosaria Brusaferri. In realtà anche alcuni ricorrenti del 2011 hanno avuto la possibilità di essere integrati, ma è successo solo per due regioni, la Lombardia e la Toscana, dove il concorso era stato annullato dalla magistratura ordinaria. La Buona scuola in pratica, intervenendo con le disposizioni dall’87 al 90, ha di fatto sanato i contenziosi tra circa 250 aspiranti dirigenti e ministero, permettendo così a quei docenti di frequentare un corso intensivo e di diventare presidi a tutti gli effetti. I ricorrenti del concorso 2011 chiedono la stessa cosa, offrendo al Miur una proposta di compromesso.

I numeri regione per regione

«Visto che le scuole in reggenza sono in aumento, e che invece proprio nelle regioni a rischio collasso ci sono diversi aspiranti dirigenti, perché non sanare anche noi 800 ricorrenti in bilico e risolvere al contempo il problema delle carenze di presidi?», chiede Brusaferri. I numeri parlano chiaro: in Calabria sono 15 i ricorrenti che potrebbero andare in qualcuna delle 75 scuole in reggenza, ovvero scuole governate da un preside «in prestito» che deve reggere, appunto, anche altre scuole ; in Campania, dove ben 70 scuole vedono dirigenti costretti a barcamenarsi, ci sono 99 ricorrenti pronti a intervenire; nel Lazio sono 148 gli istituti dove un solo preside deve gestire più plessi, e 75 i prof pronti a ricoprire l’incarico; in Liguria 62 reggenze con 2 soli ricorrenti; in Lombardia 165 reggenze per 48 docenti che hanno fatto il concorso nel 2011; nelle Marche 64 le reggenze a fronte di 12 ricorrenti; in Molise 11 reggenze contro 13 docenti; in Puglia ci sono 66 scuole che potrebbero essere prese da 61 ricorrenti; in Sardegna 38 contro 27 docenti «quasi abilitati»; in Sardegna 38 scuole in reggenza contro 27 prof; in Sicilia 56 per ben 331 docenti che vorrebbero diventare presidi; in Toscana 95 scuole in reggenza contro 49 prof; in Umbria il rapporto è di 28 a 9, in Veneto di 170 su 11. Ci sono tante reggenze anche in Emilia Romagna (163), Friuli (52), Piemonte (154) ma in questo caso non ci sono docenti pronti a salvare la situazione. «Stiamo parlando di circa 1500 reggenze che rischiano di non garantire la stessa qualità di offerta formativa della Buona scuola: è per questo che chiediamo di essere ammessi ad un corso intensivo di 80 ore con esame finale da espletarsi in poche settimane, per essere operativi già dal prossimo mese di settembre e risolvere il problema delle sedi senza dirigente», conclude Brusaferri.

I dubbi del Miur

Ma qual è l’orientamento del ministero? In realtà, come anticipato dal sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi durante la discussione di un’interpellanza alla Camera, l’idea è quella di attendere le sentenze dei tribunali amministrativi per decidere chi «promuovere e chi no». Per esempio, nel caso dell’Abruzzo i 79 ricorrenti hanno perso contro il ministero e quindi non hanno speranze. Invece i ricorrenti insistono: «Così il ministero avrebbe la possibilità di indire il nuovo concorso senza strascichi legati alle precedenti selezioni, assicurando ad un buon numero di scuole una dirigenza stabile». Staremo a vedere.

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Emergenza presidi, i bocciati al concorso 2011: «Prendete noi» ultima modifica: 2017-07-21T07:48:37+02:00 da
Gilda Venezia

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