di Lalla, Orizzonte Scuola 22.6.2015
E’ forse l’ultimo anno in cui la terza prova è preparata dagli insegnanti. Allo studio una sperimentazione stile Invalsi anche per la secondaria di II grado.
Tra le tipologie più utilizzate per la terza prova, sicuramente le tipologie A, B e C, anche in forma mista. Da qui il termine “quizzone”, che noi riteniamo fortemente riduttivo e penalizzante per una prova che invece può rendere conto del percorso svolto e fornire ai commissari esterni una prova della metodologia di lavoro utilizzata, della capacità di trovare soluzioni, di coordinare in un breve tempo conoscenze relative a più discipline, organizzandole nella tipologia prevista.
La valutazione
La commissione dispone di 45 punti per la valutazione delle prove scritte, ripartiti in parti uguali tra le tre prove: a ciascuna delle prove giudicata sufficiente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 10.
Fino a 5 discipline
Il Ministero ha chiarito che la prova può essere svolta anche con 4 discipline. L’importante non superare il limite numerico di 5.
CLIL e Scuola Lavoro
La commissione tiene conto, ai fini dell’accertamento delle competenze, abilità e conoscenze, anche delle eventuali esperienze condotte in alternanza scuola lavoro, stage e tirocinio, disciplina non linguistica insegnata tramite la metodologia CLIL, descritte nel documento del 15 consiglio di classe di cui all’art. 6 della presente ordinanza”
L’alternanza scuola lavoro potrebbe rientrare anche nella terza prova, nonostante su ciò l’ordinanza sia piuttosto vaga
Lo speciale Esami di Stato 2015
Esami di Stato. Terza prova non è un quizzone ultima modifica: 2015-06-22T06:46:18+02:00 da