Esonero vicepresidi: non c’è soluzione, almeno per ora

Reginaldo Palermo  La Tecnica della scuola  Domenica, 16 Agosto 2015.  

Trovare una soluzione al problema dei vicepresidi che non potranno avere nessuna forma di esonero dall’insegnamento sembra impossibile, almeno per ora.
Come è noto il Ministro ha sempre sostenuto che quando l’organico dell’autonomia sarà attivato, i dirigenti scolastici potranno utilizzare il personale assegnato secondo il progetto deliberato dagli organi collegiali dell’istituzione scolastica.
Quindi, allo stato attuale, le scuole potrebbero avere a disposizione docenti per sostituire i vicepresidi non prima della fine del mese di novembre (e questa è una previsione ottimistica).
I sindacati (e non solo) stanno facendo pressioni sul Ministero per ottenere una soluzione diversa, ma a dire il vero non si capisce proprio come il problema potrebbe essere affrontato.
C’è chi parla della possibilità di “sbloccare” già a settembre qualche migliaio di posti per consentire ai vicepresidi di svolgere l’incarico senza doversi occupare anche della propria classe.
Ma, purtroppo, una procedura del genere appare piuttosto debole: assegnare 4-5mila posti alle scuole già a settembre per anticipare altrettante assunzioni che dovrebbero invece essere effettuate sull’organico potenziato potrebbe falsare (e non poco) le “regole del gioco” intaccando i diritti dei docenti inseriti nelle GAE, in quanto una parte di essi verrebbe già “sistemata” a settembre, mentre tutti gli altri dovrebbero attendere per altri 3 mesi.
Senza considerare che la procedura delle assunzioni è già piuttosto complicata per conto suo, e quindi c’è da supporre che il Ministero non abbia molta voglia di correre ulteriori rischi.
La questione, comunque è molto complessa, e non bisogna escludere nulla.

Esonero vicepresidi: non c’è soluzione, almeno per ora ultima modifica: 2015-08-17T05:36:29+02:00 da
Gilda Venezia

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