di Maria Cristina Tubaro, Il Sole 24 Ore 6.10.2016
– E’ stato pubblicato nei giorni scorsi il rapporto di Eurydice sull’istruzione obbligatoria in Europa e, in particolare, sulla durata del percorso formativo stabilito dalla legge in 38 paesi europei, ovvero i 28 stati membri insieme ad Albania, Bosnia Erzegovina, Svizzera, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Macedonia, Norvegia, Serbia e Turchia.
L’attenzione è focalizzata soprattutto sull’età di inizio e di conclusione del percorso scolastico/formativo, sulla distinzione tra impegno full time e part time, sui percorsi di formazione, educazione, lavoro.
Il dossier
Lo studio tiene conto di ben 43 sistemi educativi differenti e fa riferimento al periodo di educazione “full time” richiesto obbligatoriamente dalla legge a tutti gli studenti e che, nella maggior parte di casi, avviene in scuole e istituzioni formalmente riconosciute e solo in alcuni casi, e a precise condizioni, può avvenire in casa. In alcuni sistemi, tuttavia, l’obbligatorietà formativa comprende non solo l’istruzione scolastica in senso proprio, ma anche dei percorsi professionali. In questi casi l’educazione scolastica diventa “part time” e, molto spesso, la valutazione tiene conto sia delle prestazioni scolastiche che di quelle professionali.
Il percorso
Nella maggior parte dei Paesi, l’istruzione obbligatoria inizia a 6 anni; in quindici sistemi educativi anche la frequenza dell’ultimo anno della scuola pre-primaria viene considerata obbligatoria, abbassando di fatto l’obbligo scolastico all’età di 5 anni. Fanno ulteriormente eccezione l’Ungheria, nella quale l’età di inizio del percorso scolastico è fissata invece a 3 anni, e l’Estonia e la Svezia, nelle quali si inizia più tardi, a 7 anni.
La durata dell’istruzione obbligatoria è, in media, di 9-10 anni e l’età nella quale i ragazzi terminano il loro percorso obbligatorio è di 15-16 anni. Fanno eccezione alcuni paesi, come il Belgio, 12 Länder tedeschi, il Lussemburgo, il Portogallo, il Regno Unito (Irlanda del Nord) e la Turchia, nei quali la durata sale a 12 anni, per aumentare, invece, di un altro anno in 5 Länder tedeschi, in Ungheria, nei Paesi bassi e in Macedonia.
L’obbligo
L’istruzione obbligatoria riguarda prevalentemente la frequenza della scuola primaria e dei primi livelli della scuola secondaria (Isced 1 e 2) e prevede una frequenza “full time”. In Belgio, Germania, Paesi Bassi, Portogallo e Macedonia i ragazzi sono tenuti a seguire un percorso di istruzione fino a 18-19 anni. In questo caso, tuttavia, nel periodo tra i 15-16 e i 18-19 anni di età, sono previste delle forme di alternanza scuola-lavoro e la formazione è basata sull’istruzione scolastica part time e percorsi professionali part time. Si può realmente parlare di programmi di istruzione obbligatoria full time solo nei casi in cui gli studenti siano valutati sia per le loro prestazioni scolastiche che per le loro prestazioni lavorative.
Anche in Austria, Polonia e Inghilterra gli studenti sono tenuti a effettuare altri percorsi educativi e formativi fino all’età di 18 anni, dunque anche oltre il limite previsto dalla legge per la conclusione del percorso scolastico vero e proprio, ma, in questo caso, la frequenza full time non è obbligatoria: gli studenti possono soddisfare questo obbligo partecipando sia a programmi formativi full time, sia a programmi part time e di formazione professionale, o, ancora, a progetti formativi “work based learning”.
.
Eurydice: istruzione obbligatoria full time se studenti valutati per prestazioni scolastiche e lavorative ultima modifica: 2016-10-06T06:22:04+02:00 da