di Vincenzo Pascuzzi, Aetnascuola.it, 12.10.2017
– La questione che lo Stato otterrebbe dei risparmi dal Costo Standard è impostata male. La cosa corretta da chiedersi, secondo me, è come poter offrire una condizione di libertà di scelta dentro a una funzione qualitativamente riconosciuta dallo Stato? Un primo passo in avanti, inoltre, è stato quello di aver già superato la questione di considerare le scuole paritarie di serie c in relazione alla valutazione della qualità dell’insegnamento e della selezione del personale.
Massima disponibilità a studiare le soluzioni che favoriscano il pluralismo educativo e la libertà di scelta, ma ricordando, ha precisato il ministro, che il suo principale punto di riferimento resta l’art. 3 della Costituzione, che impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
[1°) con l’espediente del gruppo di lavoro, il ministro Fedeli ha congelato momentaneamente il problema; 2°) infatti oltre l’art. 3 la Costituzione ha l’art. 33 “senza oneri per lo Stato”; 3°) poi il costo standard è appunto un costo che Agesc ha calcolato in 6 mld (del risparmio di 17 mld meglio non parlare); 4°) in ogni caso, la “libera scelta” di una scuola paritaria implica la corresponsione di una retta residua (mille o due mila euro?) a carico delle famiglie; 5°) in ogni caso, il c.s. verrebbe incontro ai penultimi, mai agli ultimi: libera scelta al di sopra di una soglia residuale; 6°) ancora, le famiglie che scelgono le paritarie lo fanno anche il clima un po’ elitario, esclusivo, per distinguersi ….]
Fedeli: un gruppo di lavoro per il costo standard
11 ottobre 2017
“La libera scelta educativa è un elemento importante e che necessita della dovuta chiarezza”. Sono queste le parole del ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, pronunciate nel corso di un’intervista rilasciata in occasione del convegno “Arte-Formazione-Cultura” che si è svolto lo scorso 7 ottobre a Milano presso l’Istituto di Cultura e di Lingue Marcelline di via Quadronno, di cui è responsabile suor Anna Monia Alfieri.
“Speriamo di raggiungere l’obiettivo del costo standard in tempi brevi”, ha affermato il ministro, ma occorre tener presente che la questione è complessa ed è oggetto di dibattito fin dal varo della Costituzione. “Abbiamo presente la questione della libera scelta educativa – ha dichiarato Fedeli – tanto che nella legge di bilancio del 2017 abbiamo equiparato la scuola paritaria a quella pubblica. Per quel che riguarda il costo standard, si tratta di uno studio che dobbiamo continuare a fare costituendo anche un apposito gruppo di lavoro. Si tratta di un confronto necessario poiché la libera scelta educativa è un elemento importante e che necessita della dovuta chiarezza. La Costituzione italiana, infatti, garantisce in modo fondamentale il diritto all’istruzione, così come è anche costituzionale il tema del pluralismo culturale, tra gli elementi principali che hanno tenuto aperta e tengono tutt’ora aperta la discussione. La questione che lo Stato otterrebbe dei risparmi dal Costo Standard è impostata male. La cosa corretta da chiedersi, secondo me, è come poter offrire una condizione di libertà di scelta dentro a una funzione qualitativamente riconosciuta dallo Stato? Un primo passo in avanti, inoltre, è stato quello di aver già superato la questione di considerare le scuole paritarie di serie c in relazione alla valutazione della qualità dell’insegnamento e della selezione del personale. Credo che proprio nella logica del pluralismo occorra considerare cosa sia il costo standard a parità di qualità formativa, quindi a parità di criteri su ogni fronte”.
Nell’intervista, che si può vedere su YouTube (https://m.youtube.com/watch?v=4holuqqtDqA&feature=em-share_video_user), e anche nell’intervento pronunciato al convegno, Fedeli ha preso l’impegno di serrare i tempi per la costituzione del gruppo di lavoro, che valorizzerà anche le esperienze positive realizzate in particolare nella Regione Lombardia. Massima disponibilità a studiare le soluzioni che favoriscano il pluralismo educativo e la libertà di scelta, ma ricordando, ha precisato il ministro, che il suo principale punto di riferimento resta l’art. 3 della Costituzione, che impegna la Repubblica a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
(https://www.tuttoscuola.com/fedeli-un-gruppo-lavoro-costo-standard/)
Scuole paritarie: Fedeli (min. Istruzione),
“la libera scelta dei genitori è un punto importante”.
“Parificare la qualità dell’insegnamento”
11 ottobre 2017 @ 11:40
“Quello del costo standard di sostenibilità è uno studio che dobbiamo continuare a fare. Io credo che riuscirò a costruire un gruppo di lavoro sull’argomento: mi sembra un elemento necessario di confronto, perché la libera scelta dei genitori di dove portare i propri figli nella scuola che desiderano è un punto importante”. Così Valeria Fedeli, ministra dell’Istruzione, della Ricerca e dell’Università, in un’intervista che sarà pubblicata sul prossimo numero de “Il Nuovo Torrazzo”, settimanale diocesano di Crema. Rispetto ai risparmi che il costo standard garantirebbe allo Stato, la ministra osserva che “messa così, la questione è impostata male”. “Corretto – spiega – è chiedersi: come metto in condizione di libertà di scelta dentro a una funzione qualitativamente riconosciuta dallo Stato? Perché la responsabilità prima ce l’ha lo Stato. Però lo Stato chi è? Questa è la vera discussione da fare”. Rispondendo ad una richiesta di suor Monia Alfieri, presidente di Fidae Lombardia, la ministra si è augurata che entro un mese possa essere organizzato un tavolo di lavoro sul costo standard. Sollecitata da don Giorgio Zucchelli, direttore del “Nuovo Torrazzo”, sul fatto che negli ultimi mesi molti insegnanti siano passati dalla scuola paritaria a quella statale, Fedeli precisa che “noi non abbiamo portato via nessuno”. “Le insegnanti hanno scelto liberamente di andare nella scuola pubblica” compiendo una “valutazione sui propri percorsi di insegnamento”. Per la ministra, “se vogliamo davvero valorizzare anche la qualità delle diverse esperienze scolastiche, la qualità dell’insegnamento deve essere parificata”. Per cui “servono gli stessi criteri di reclutamento. Questa è la vera scommessa”, rileva Fedeli.
https://agensir.it/quotidiano/2017/10/11/scuole-paritarie-fedeli-min-istruzione-la-libera-scelta-dei-genitori-e-un-punto-importante-parificare-la-qualita-dellinsegnamento/
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Valeria Fedeli e la rivoluzione della Buona scuola
http://www.ilgiornale.it/news/milano/valeria-fedeli-e-rivoluzione-buona-scuola-1451477.html
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Lettera alla Ministra Fedeli
(https://www.gildavenezia.it/lettera-alla-ministra-fedeli/)
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Paritarie private e costo standard, in attesa della “madre di tutte le battaglie”
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