Finalmente l’anagrafe dell’infanzia. Finisce l’era dei dati in libertà

Tuttoscuola,  23.3.2016

– Dopo oltre tre anni di attesa, da quando la legge n. 221 del 17 dicembre 2012 aveva disposto di estendere l’anagrafe nazionale degli studenti anche alla scuola dell’infanzia, il settore dei più piccoli rileverà con attendibilità la presenza effettiva della popolazione scolastica presente.

Dopo una lunga e quasi inspiegabile attesa, dopo avere acquisito nell’ottobre scorso anche il parere del Garante della privacy, il ministero dell’istruzione ha varato finalmente il decreto che già dai primi di aprile consentirà di rilevare nelle scuole dell’infanzia statali e paritarie la popolazione scolastica effettivamente presente.

Non si tratta, come può sembrare, di una semplice rilevazione statistica. C’è molto di più.

Come era già successo alcuni anni fa all’avvio dell’anagrafe nazionale degli studenti, quando, soprattutto negli istituti d’istruzione secondaria di II grado, la trasparenza e la certezza del numero degli studenti iscritti non consentiva di ritoccare i dati per salvare qualche classe, ora anche la scuola dell’infanzia dovrà fare i conti con l’incontrovertibilità dei numeri degli iscritti effettivi.

Certi ‘trucchetti’ per gonfiare i dati con numeri compiacenti adattati in libertà non saranno più possibili, come forse è invece successo negli ultimi anni, soprattutto in diverse province meridionali, dove, in base ai dati ufficiali Istat, sembra che risultassero iscritti a scuola più bambini di quelli esistenti. L’anagrafe della scuola dell’infanzia impedirà, quindi, di usare fittiziamente numeri di iscritti per salvare organici di scuole statali o per lucrare i contributi pubblici per le scuole paritarie. Con risparmio per le casse dello Stato.

Finalmente l’anagrafe dell’infanzia. Finisce l’era dei dati in libertà ultima modifica: 2016-03-24T04:09:59+01:00 da
Gilda Venezia

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