di Nino Sabella, Orizzonte Scuola, 19.9.2016
– Il Miur, come abbiamo già riferito, ha pubblicato la nota n. 2915 del 15/09/2016, con la quale vengono anticipate alcune indicazioni per dare alle scuole la possibilità di iniziare a pianificare gli aspetti organizzativi e gestionali delle attività di formazione del personale scolastico, in attesa dell’imminente pubblicazione del Piano Nazionale di Formazione.
Una delle principali novità, rispetto alle bozze precedenti, anticipata dalla suddetta nota riguarda il numero di ore che i docenti devono svolgere nel triennio di riferimento.
Nelle bozze precedenti, come riferito anche dai sindacati, erano previste 5 unità formative di 25 ore ciascuna, per untotale quindi di 125 ore di formazione nell’arco del triennio.
Nella nota del 15 settembre, invece, leggiamo:
Le azioni formative per gli insegnanti di ogni istituto sono inserite nel Piano Triennale dell’Offerta formativa, in coerenza con le scelte dcl Collegio Docenti che lo elabora sulla base degli indirizzi del dirigente scolastico. L’obbligatorietà non si traduce, quindi, automaticamente in un numero di ore da svolgere ogni anno, ma nel rispetto del contenuto del piano.
Non abbiamo, dunque, l’indicazione di un numero di ore predeterminato, in quanto l’obbligatorietà non può riguardare le ore ma i contenuti del Piano.
In tal modo, si riconosce, giustamente, l’autonomia delle istituzioni scolastiche, che progettano la formazione dei docenti in base alle esigenze formative degli stessi e non in base a delle direttive “calate dall’alto”. Inoltre, si supera la concezione secondo cui la formazione è più efficace proporzionalmente al numero di ore svolte.
L’efficacia delle attività formative non dipende, come sanno bene gli addetti ai lavori, dal numero di ore effettuate ma piuttosto dalla qualità degli interventi e dei formatori.
.