Formazione, sempre formazione. Docenti “esperti” come tutor o “guide”?

 Gilda degli insegnanti di Venezia, 17.3.2022.

Nel PNRR sono previste azioni dedicate  per “contrastare la dispersione scolastica e superare i divari territoriali”. Il Ministero sta pensando di predisporre un piano per coinvolgere docenti e dirigenti per favorire la “personalizzazione dei percorsi scolastici negli istituti dove i livelli di apprendimento risultino meno elevati”anche con un “sostegno mirato ai dirigenti scolastici”. Non sappiamo cosa si intenda per “sostegno” ai dirigenti scolastici, ma è certo che saranno previste attività di mentoring e formazione per almeno il 50% dei docenti. Non si sa per quante ore all’anno e se e come saranno riconosciute contrattualmente.

Si torna a parlare di “potenziamento del tempo scuola con progettualità dedicate”. Ma si tace su come esso possa essere fatto e nulla si sa sul monitoraggio delle attività organizzate durante l’estate nelle scuole per “aumentare l’offerta formativa”. Ci risulta che gli esiti siano stati scarsi e inefficaci.

Interessante è invece il riconoscimento dell’opportunità di introdurre la figure di docenti “esperti” in ogni Istituto come tutor e guide per i neo assunti e per i docenti più giovani.  Ma non si parla, come richiesto dalla Gilda da sempre, di riduzione dell’orario di cattedra per i docenti più anziani che potrebbero volontariamente assumere tale ruolo. Una commissione di “esperti” è stata costituita presso il Ministero per esprimere pareri e proposte in merito alle azioni previste nel PNRR. Confidiamo che il suo lavoro non si risolva, come  spesso accade, in relazioni illeggibili infarcite di luoghi comuni, inglesismi e elucubrazioni filosofiche  e pedagogiche.

La scuola reale ha bisogno di concretezza.

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