Giallo sui voti secretati fino agli scrutini

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– Alla fine è stata definita «una provocazione». Un «esperimento sociale». A parlare è direttamente il preside, Giovanni Zen, del liceo ginnasio «Brocchi» di Bassano che prova a spiegare il senso delle due circolari, diffuse oggi dalla stampa locale, con le quali si comunicava agli studenti di voler “secretare” i voti delle prove scritte e orali fino a due giorni prima dello scrutinio finale.

L’esperimento didattico
Nulla di vero, dunque, ma solo due documenti, che Zen definisce «anomali» e «belle provocazioni», legati al dibattito nell’istituto sul senso della legalità e della responsabilità quotidiana, temi che diventeranno argomento di una assemblea straordinaria prevista per lunedì prossimo. «Quella delle pagelle e della riduzione dell’orario di ricreazioni – chiarisce Zen – rappresentano due circolari non ufficiali, senza protocollo e che non compaiono nel sito della scuola. L’iniziativa è in realtà dei ragazzi di due classi, una quarta dello scientifico e una terza del liceo economico-sociale, che l’estate scorsa hanno vinto un bando regionale sul tema della legalità».

Le critiche
L’iniziativa del preside Zen, che di fatto avrebbe vietato a studenti e tantomeno ai loro genitori di conoscere l’andamento scolastico degli ultimi mesi, aveva subito suscitato critiche. Non solo degli studenti, ma anche dei professori molti dei quali hanno dubbi sulla legittimità del provvedimento.

Giallo sui voti secretati fino agli scrutini ultima modifica: 2016-04-15T06:08:36+02:00 da
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