Giornata mondiale dell’insegnante, il convegno Gilda

La Tecnica della scuola, 4.10.2025.

Giornata mondiale dell’insegnante, il convegno Gilda con Salvatore Borsellino, Alex Corlazzoli e tanti altri.

Oggi, 4 ottobre, Rimini ha ospitato un evento per celebrare la 31ª Giornata Mondiale dell’Insegnante con un convegno dal titolo “Scuola, radice di legalità”. L’appuntamento si è svolto all’Hotel Aria di viale Dandolo 13.

Istituita dall’UNESCO nel 1994, la Giornata Mondiale dell’Insegnante ha l’obiettivo di mobilitare sostegno e riconoscimento per la professione docente, garantendo il diritto universale all’istruzione. L’edizione di quest’anno si concentrerà sul rapporto tra scuola e legalità, ponendo l’accento sul ruolo delle istituzioni educative nella crescita civica e nella difesa della democrazia.

A intervenire, tra gli altri, Salvatore Borsellino, fondatore del movimento Agende Rosse e fratello del magistrato Paolo, Paolo Di Giannantonio, giornalista e conduttore televisivo, Alex Corlazzoli, scrittore e giornalista de Il Fatto Quotidiano, e Giuseppe Carboni, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati e Vito Carlo Castellana(coordinatore nazionale Gilda degli Insegnanti). A moderare è stato Gianluigi Dotti.

Il convegno, promosso dalla Gilda degli Insegnanti, mette al centro il valore della scuola come radice di legalità e come spazio privilegiato per educare le nuove generazioni al rispetto delle regole e della memoria collettiva.

La diretta è disponibile sul canale YouTube e sulla pagina Facebook ufficiale @FederazioneGildaUnams.

Gli interventi: Salvatore Borsellino

Tra gli ospiti, Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo ucciso dalla mafia. Borsellino ha esordito accettando volentieri l’invito a parlare, sottolineando di conoscere bene il mondo della scuola poiché sua moglie ha sempre insegnato, fin da quando, subito dopo le stragi, si sono trasferiti da Palermo al Nord.

Ha espresso grande soddisfazione per essere intervenuto a un congresso di insegnanti. Ha evidenziato l’importanza cruciale dell’ambiente scolastico, citando lo scrittore siciliano Gesualdo Bufalino che affermava: “La mafia sarà sconfitta da un esercito di maestri elementari“. Borsellino ha spiegato che Bufalino menzionava i maestri elementari perché in alcune aree della Sicilia l’istruzione si fermava a quel livello per i ragazzi che erano destinati a lavorare nelle miniere di zolfo o nelle Saline. Per lui, la scuola è la trinceadove si combatte realmente la lotta per la giustizia e la verità.

Tuttavia, ha espresso disagio riguardo alla parola “legalità”, che nel contesto nazionale è purtroppo diventata troppo spesso uno slogan vuoto, utilizzato anche nelle scuole da conferenzieri o da persone che se ne servono per coprire i propri interessi e fare carriera. A sostegno di questa critica, Borsellino ha riportato il caso di una preside di una scuola situata in un quartiere particolarmente disastrato di Palermo, la scuola dello Zen, zona nota per l’alta densità mafiosa.

Borsellino ha sottolineato che il verificarsi di tali eventi in una scuola come quella dello Zen è estremamente dannoso, perché distrugge l’immagine dello Stato negli occhi dei ragazzi ai quali la legalità dovrebbe essere insegnata.

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Giornata mondiale dell’insegnante, il convegno Gilda ultima modifica: 2025-10-05T05:14:00+02:00 da

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