di Andrea Carlino,
Sempre meno studenti in viaggio e docenti riluttanti al ruolo di accompagnatori: “Troppe responsabilità, zero compensi. Non siamo baby sitter h24”.Il mercato delle gite scolastiche è in crisi. Dati preoccupanti provengono, in particolare, dalla Riviera romagnola. I dati emersi dall’analisi condotta da Aidit-Federturismo evidenziano un drastico calo dei pernottamenti degli studenti nelle strutture ricettive del territorio. Le cifre parlano chiaro: dai 240mila pernottamenti registrati nel 2024, nei primi tre mesi del 2025 il numero è sceso a quota 160mila.
Il fenomeno, che riguarda la provincia di Rimini, si inserisce comunque in un contesto più ampio di difficoltà economiche che stanno influenzando le scelte delle famiglie e degli istituti scolastici nella programmazione delle attività extracurricolari. La contrazione del mercato dei viaggi organizzati dalle scuole superiori richiede una riflessione approfondita sulle strategie da adottare per rivitalizzare questo importante segmento del turismo locale.
Le responsabilità dei docenti accompagnatori
La normativa vigente, basata sull’articolo 2047 del Codice Civile e sull’articolo 61 della legge 312/1980, impone ai docenti accompagnatori precise responsabilità di natura sia civile che penale. Gli insegnanti devono garantire una “vigilanza qualificata”sugli studenti per l’intera durata del viaggio d’istruzione. Come sottolineato dalla Corte di Cassazione, la responsabilità è di natura contrattuale e si estende anche agli studenti maggiorenni, seppur con modalità differenti rispetto ai minorenni.
Le criticità del sistema
La complessità delle responsabilità sta scoraggiando molti docenti dall’assumere il ruolo di accompagnatori. Oltre alla vigilanza continua sugli studenti, gli insegnanti devono rispondere di eventuali danni a terzi e supervisionare l’utilizzo di beni e servizi durante il viaggio. A questo si aggiunge una scarsa o nulla remunerazione aggiuntiva per il servizio prestato, nonostante l’elevato carico di stress e responsabilità. La questione economica si intreccia con le pesanti responsabilità di vigilanza, che richiedono un controllo costante degli studenti per l’intera durata del viaggio, praticamente 24 ore su 24. Gli alunni, al di fuori del contesto classe, manifestano comportamenti più vivaci e meno gestibili, aumentando il carico di stress per gli insegnanti. Un ulteriore elemento critico è rappresentato dall’età media elevata del corpo docente italiano, che rende particolarmente gravoso l’impegno di una sorveglianza continuativa durante le uscite didattiche.
Viaggi di istruzione e visite guidate: facoltativi per i docenti
Ricordiamo, che i viaggi di istruzione e visite guidate non rientrano tra le attività obbligatorie per i docenti, per cui la partecipazione è facoltativa. Considerata la facoltatività della partecipazione dei docenti, in sede di programmazione, è bene che i dirigenti verifichino la disponibilità dei docenti accompagnatori, senza la quale viaggi e visite non potranno svolgersi. La delibera, attraverso cui l’organo collegiale autorizza l’uscita o il viaggio, dovrà contenere il numero e i nominativi degli accompagnatori e di eventuali loro sostituti.
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Gite scolastiche in crisi ultima modifica: 2025-03-23T18:42:51+01:00 da