TuttoscuolaNews, n. 740 del 15.2.2016
– Tempi, organizzazione e procedure del prossimo concorso si complicano pesantemente dopo che il ministro dell’istruzione Giannini, nel corso dell’audizione alla Camera, ha dovuto ammettere lo slittamento dell’uscita dei bandi oltre i termini precedentemente annunciati. E il ministro ha parlato di prove scritte per metà aprile e di prove orali a luglio.
Pur tralasciando il problema non semplice dell’organizzazione delle prove scritte, per le quali sarà necessario ricorrere ad aule informatiche di istituti scolastici in quantità adeguata al numero dei candidati (incognita non da poco che potrà essere conosciuta soltanto al termine della presentazione delle domande), c’è tutto il problema complesso della formazione delle commissioni esaminatrici presso ogni Ufficio Scolastico Regionale.
Per far parte delle commissioni gli interessati dovranno presentare domanda; in mancanza di aspiranti l’USR provvede a nomine d’ufficio. Ogni commissione sarà composta da un presidente e da due membri (docenti), a cui saranno aggregati un docente di lingua straniera e un docente di informatica. Sono previsti anche commissari sostituti.
Poiché si prevede un elevato numero di candidati per i concorsi di scuola primaria e dell’infanzia, il numero complessivo delle commissioni potrebbe oscillare tra 800 e 1000.
Saranno quindi alcune migliaia i docenti commissari di concorso che dovranno conciliare gli impegni di servizio con i lavori di commissione.
Ma cosa succederà a giugno-luglio per i commissari docenti di scuola secondaria? Poiché il decreto ministeriale prevede che “I dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche di appartenenza favoriscono la partecipazione alle attività delle commissioni dei docenti membri delle commissioni”, quei docenti commissari di concorso come potranno conciliare l’attività concorsuale con il loro impegno negli esami di Stato?
Inoltre, con le prove orali che potrebbero cominciare a luglio e proseguire nel corso dell’estate, quanti docenti aspiranti commissari saranno disponibili a sacrificare le ferie?