Gps, le proteste dei prof contro l’algoritmo: “Scavalcati da chi ha punteggi più bassi”

Gilda Venezia

Si chiama “Algotruffa” ed è un gruppo Whatsapp con circa 200 insegnanti, precari storici che non hanno ottenuto la cattedra per il nuovo anno scolastico, nonostante punteggi alti.

La colpa? Come spiega il nome del gruppo, è dell’ormai celebre algoritmo. E così si sono scatenate le proteste dei prof che si sono riuniti di fronte all’Ufficio Scolastico Regionale a Roma e che lamentano come sia difficile riuscire ad esprimere il proprio disagio, visto che il provveditorato non apre più al pubblico per via del Covid.

Sono diversi i docenti che segnalano errori all’Ansa, scavalcati da colleghi con punteggi più bassi. Troppe variabili di cui la macchina non può tener conto e numeri difficilissimi da incrociare. E chi resta fuori, spesso ricorre al Tar, ma con tempi lunghi e imprecisati.

Il problema è che a Roma, su 8.000 posti delle liste Gps, potrebbero esserci state 5.000 immissioni in ruolo. Ma non si capisce quanti posti sono andati a professori che avevano già una cattedra. Ci sono casi di cattedre assegnate a professori che nel frattempo sono stati immessi in ruolo in un’altra scuola e che dunque prevedono un altro giro dell’algoritmo. Ma un docente che ha già accettato una mezza cattedra, non può a quel punto ricandidarsi.

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Gps, le proteste dei prof contro l’algoritmo: “Scavalcati da chi ha punteggi più bassi” ultima modifica: 2022-09-20T05:45:31+02:00 da
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