GPS, nuovo regolamento supplenze: il CdS si pronuncia sulle criticità

di Claudia Scalia, Scuola in Forma, 4.5.2022.

Il Consiglio di Stato esprime il parere sulla bozza di regolamento delle supplenze trasmesso dal Ministero dell’Istruzione.

Gilda Venezia

Il Consiglio di Stato ha espresso il suo parere sulla bozza di regolamento delle supplenze trasmesso dal Ministero dell’Istruzione il 1° aprile 2022. Come aveva già fatto il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, rileva diverse criticità. Il Consiglio di Stato si interroga su quale sia l’utilità “attuale e concreta” di un Regolamento che non potrà entrare in vigore prima del 2025.

Nuovo regolamento supplenze: meglio attendere?

Condivisa l’esigenza di una definizione regolamentare delle procedure che governano aggiornamento e utilizzo delle graduatorie, il Cds fa notare che nel 2020 nel contesto dell’emergenza epidemiologica si è previsto che l’istituzione delle GPS venisse regolata mediante Ordinanza Ministeriale fino agli anni 2022/23 e 2023/24. Motivo per cui, ci si interroga su quale sia l’utilità “attuale e concreta” di un Regolamento che non potrà entrare in vigore prima del 2025.

“Sarebbe utile attendere una stabilizzazione del contesto per un successivo, più razionale, ritorno alla fonte regolamentare ordinaria”.

Mancano le tabelle e ci sono troppe regole

Il Consiglio di Stato sottolinea che è un errore avere escluso dal regolamento delle supplenze le tabelle di valutazione dei titoli, ‘che il Ministero demanda al altri provvedimenti di natura non regolamentare’.

Serve quindi un maggiore sforzo nella direzione di esplicitare quantomeno le tabelle di valutazione dei titoli, in modo da garantire maggiori certezze al personale coinvolto.

Al contrario, le regole procedurali relative ai sistemi informatici andrebbero collocate in altri provvedimenti, “capaci di recepire anche le innovazioni tecnologiche che avvengono nel tempo, senza cristallizzare nel regolamento quello che ora nel sistema informatico sia possibile o non sia ancora possibile fare”.

Inoltre, le regole altamente prescrittive negli aspetti sanzionatori meriti una riflessione per le conseguenze che possono derivarne a carico del servizio scolastico e, in particolare, della disponibilità di personale comunque qualificato, per le supplenze.

La scelta della durata del rinnovo delle supplenze, dovrebbe trovare collocazione in provvedimenti amministrativi estranei al Regolamento.

Altre riflessioni

Il CdS invita inoltre l’amministrazione a riflettere attentamente su alcuni punti:

  1. conseguenze di una cancellazione della II fascia GPS della scuola primaria e dell’infanzia;
  2. l’impatto che, sugli interessati e sul sistema, avrà la nuova previsione di aver maturato le tre annualità di insegnamento su sostegno per accedere alla 2 fascia sostegno entro l’anno scolastico precedente a quello di presentazione dell’istanza;
  3. chiarire cosa si intenda per “dichiarazioni non corrispondenti a verità”, distinguendo mendacio doloso da inesattezze colpevoli. Distinzione rilevante anche al fine di comprendere quando si proceda a “rettifica” o invece ad ”esclusione”;
  4. chiarire che il “controllo/verifica” del punteggio assegnato va effettuato prima e non dopo l’approvazione delle graduatorie;
  5. chiarire se gli interessati, al momento della domanda, siano o meno in condizione di conoscere le sedi per le quali vi saranno disponibilità, un dato che merita di essere esplicitato e soppesato, stante gli effetti connessi alla mancata indicazione delle preferenze.

Il Consiglio di Stato quindi sospende la pronuncia del parere nelle more delle riformulazioni del testo e dei chiarimenti richiesti.

 

 

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GPS, nuovo regolamento supplenze: il CdS si pronuncia sulle criticità ultima modifica: 2022-05-05T05:48:48+02:00 da
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