Presidi tra i più pagati al mondo. E docenti agli ultimi posti tra i paesi più sviluppati. È la fotografia delle retribuzioni nella scuola italiana che scaturisce dall’annuale rapporto dell’Ocse sull’istruzione a livello mondiale. Il dossier, pubblicato lunedì scorso, fornisce ogni anno innumerevoli spunti di riflessione. Attraverso dati, grafici e commenti, Education at a glance 2022consente anche di paragonare il nostro sistema di istruzione con quello dei maggiori paesi industrializzati e in via di sviluppo dei cinque continenti: una trentina in tutto. E in termini di retribuzioni non mancano le sorprese.

Il metodo per confrontare i 30 paesi

Secondo il dato che scaturisce dalle tabelle sugli stipendi di insegnanti e capi d’istituto relativi al 2021, in nessun altro paese al mondo il differenziale tra quanto guadagnano i dirigenti scolastici e quanto percepiscono i docenti è così alto. Neppure nel Regno Unito. Trattandosi di dati spesso eterogenei (valute diverse e sistemi economici diversi) gli esperti dell’Ocse hanno dapprima tradotto tutte le retribuzioni annue in dollari Usa e poi hanno attualizzato i dati in termini di potere d’acquisto dei consumatori privati. In questa maniera è possibile confrontare lo stipendio di un preside italiano con quello di un collega finlandese o australiano. Ed è possibile fare la stessa cosa con le retribuzioni degli insegnanti.

Differenziale record

I capi d’istituto italiani delle scuole medie sono accreditati di una retribuzione annua, comprensiva di bonus e indennità, precisano da Parigi, pari a quasi 102mila dollari Usa. Una cifra che a prima vista potrebbe sembrare esagerata. Ma che tradotta in valuta nostrana si riduce a 90mila euro, considerando in cambio euro-dollaro al 31 dicembre 2021: 1,1326 dollari per un euro. Se poi pensiamo che si tratta di cifre lorde, dopo essere state tassate, nelle tasche dei dirigenti scolastici italiani arrivano circa 3.500/4.000 euro medi al mese. Un docente di scuola media nel 2021 percepiva invece 42mila e 800 dollari all’anno, uno dei più bassi: 1.700/1.800 euro al mese.

Presidi italiani tra i più pagati al mondo

Cosicché i presidi italiani guadagno 2,38 volte di più di quanto arriva ai loro stessi insegnanti. Un record. Quella attribuita ai capi d’istituto del Belpaese è una delle retribuzioni più alte tra i paesi presi in considerazione. Soltanto in Australia, Irlanda, Olanda, Regno Unito e Stati Uniti i capi d’istituto percepiscono stipendi maggiori di quelli dei colleghi italiani. Ma in questi paesi il differenziale con le retribuzioni degli insegnanti è di gran lunga più basso: 1,88 in Australia, 1,72 nel Regno Unito. E scorrendo i numeri dei paesi in cima alle classifiche sulle competenze in Lettura, Matematica e Scienze redatte dall’Osce attraverso i test Pisa, si scopre che i docenti sono pagati parecchio di più mentre i dirigente meno.

Docenti mal pagati

In Finlandia, un docente di scuola media guadagna più di 55mila dollari all’anno, il 30% in più di un pari grado italiano, mentre il suo capo d’istituto ne guadagna 81mila, il 20% in meno di un collega italiano. E il rapporto tra le due retribuzioni si abbassa a 1,46. Stesso discorso in Estonia, dove i quindicenni primeggiano ormai da anni nei test sulle competenze fondamentali per il terzo millennio, e dove presidi e docenti percepiscono quasi la stessa cifra: 39mila dollari i primi e 31mila dollari i secondo. In questo caso il rapporto tra le retribuzioni si riduce a 1,25. Uno dei valori più bassi in assoluto.

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