Il caso del Preside-Ribaldo, incurante delle norme

Lucio Ficara,  La Tecnica della scuola  29.6.2016

– La legge 107/2015 che ha deciso di aumentare i poteri decisionali dei dirigenti scolastici, ha fatto nascere, nell’immaginazione collettiva,nuovi termini come quello del Preside-Sceriffo o del Preside-Padrone. L’idea renziana che per governare ci vuole autoritarismo e l’uomo solo al comando, ha trovato pienamente corrispondenza in alcune riforme portate avanti proprio dallo stesso Governo Renzi. Questa insana idea è stata raccolta da qualche improvvido dirigente scolastico, che, incurante delle norme, ha forse pensato che tutto gli è lecito e tutto gli è consentito. Tanto per coniare un nuovo termine, si tratta di un Preside-Ribaldo, che non ha rispetto degli altri, delle disposizioni legislative e ne saccheggia i principi cardine.

Eppure esistono anche i miserevoli Presidi-Ribaldi, che, con il loro agire, operano in spregio alle leggi, alle norme e soprattutto ai contratti. Non si possono lasciare le ISTITUZIONI SCOLASTICHE in mano a tali ignoranti, che mortificano, attraverso la loro conduzione e i loro comportamenti, l’essenza del fare SCUOLA. Per esempio ci comunicano, decine di insegnanti di una scuola calabrese, che il loro DS ha imposto per circolare pubblica, la presenza dei docenti a scuola, dopo la fine delle lezioni e per tutto il mese di giugno, secondo il “regolare orario settimanale di servizio”.

Dopo una diffida della FLC CGIL al Direttore Generale dell’USR Calabria, il Ds in questione, ha scritto una rettifica, ancora più illegittima della prima circolare interna. Il Ds della suddetta scuola, non solo ha perso un’occasione per fare silenzio, ma avrà sicuramente impensierito il responsabile dell’USR Calabria.

Si tratta di un caso non risolto in cui un Preside pensa di potere disporre a piacimento dei docenti, contro le norme del Testo Unico sulla scuola e quelle contrattuali. In tal caso il Preside-Ribaldo scrive che è in possesso di una delibera del Collegio dei docenti, che imporrebbe il rientro dalle ferie il 16 agosto per fare corsi di preparazione per gli studenti con debito scolastico. Chiediamo al DS che dice di possedere questa fantomatica delibera: “Può una delibera di un Collegio dei docenti andare oltre la norma legislativa e contrattuale del godimento delle ferie, imponendo di svolgere un’attività accessoria a tutti i docenti?”

Ecco un esempio, ma purtroppo non è il solo, per cui la legge 107/2015 è una norma pericolosa e devastante sotto il profilo etico. La legge 107/2015 messa nelle mani dei Presidi-Ribaldi avrà un effetto micidiale. Quindi le soluzioni possibili sono solo due: “ O si cacciano i Presidi-Ribaldi oppure si cancella la 107”.

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Il caso del Preside-Ribaldo, incurante delle norme ultima modifica: 2016-06-30T04:47:57+02:00 da
Gilda Venezia

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