Concorso

Il concorso delle bocciature. Il vero bocciato è il Ministero dell’istruzione

 di Fabrizio Reberschegg, dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 26.3.2022.

Con le prove a crocette  il Ministero ha perso tempo, denaro e credibilità. Le batterie di test sono preparate  da chi non ci è mai stato. La vera bocciatura è di queste categorie di “esperti” e dell’università nel suo complesso. Ma soprattutto del Ministero dell’istruzione

I dati relativi agli esiti del concorso ordinario, che si è recentemente svolto o che è in via ancora di svolgimento, sono incredibili. La percentuale di bocciature è impressionante. Un concorso che doveva dare la possibilità di inserire e stabilizzare nuovi insegnanti si sta trasformando in un disastro annunciato. Se gli esiti così negativi saranno confermati, come è probabile, a conclusione delle prove a crocette significa che il Ministero ha perso tempo, denaro e credibilità.
Adottare la tecnica della prova scritta a crocette per risparmiare soldi delle commissioni è una scelta assolutamente scandalosa: si rischia di spenderne ancora perché va a finire che si organizza poi una nuova tornata concorsuale  o si tentano di introdurre  sistemi di reclutamento “innovativi”.
Sarebbe bastato  mantenere prove scritte e orali valutate da una commissione fatta da insegnanti e non da burocrati ministeriali e da accademici universitari che di insegnamento capiscono poco o nulla e che si affidano alla logica dell’algoritmo.

Immaginiamo di dare una prova a crocette in una qualsiasi classe della secondaria e  che il 90% non raggiunga la sufficienza. Subito interverebbero dirigente scolastico, famiglie e consiglio di classe per evidenziare la inadeguatezza dell’insegnante e della prova.

Nel caso del concorso ordinario si è scelto di esternalizzare (ovvero di privatizzare) le prove di esame. L’esito  dimostra che chi ha preparato i neo laureati, cioè l’università, non è in grado di dare loro le conoscenze e competenze necessarie e nemmeno di valutarle.

Le batterie di test sono predisposte solitamente da chi lavora all’università o da chi in classe non ci è mai stato, oppure ne è fuggito. La vera bocciatura è di queste categorie di “esperti” e dell’università nel suo complesso.

Bocciato in ogni caso è il Ministro Bianchi che è responsabile politico di questa Caporetto perchè si è circondato passivamente di burocrati-consiglieri-esperti imbarazzanti.

Nel PNRR è prevista una riforma del reclutamento. Confidiamo che le prossime “riforme” prendano atto di questi risultati e che le procedure siano in grado di verificare capacità, conoscenze e attitudini per i futuri insegnanti, con commissioni fatte da docenti che si dedichino completamente (con esonero dalle lezioni) all’espletamento delle verifiche concorsuali. Ma soprattutto si lasci perdere la metodologia del test a crocette, importato dai paesi anglosassoni in cui ha già fatto gravi danni nella preparazione di base dei destinatari. Non è possibile che in molte facoltà si continui ad usare il testing al posto dell’esame scritto e orale. Molti neolaureati non hanno mai fatto un esame orale, molti non sanno ormai scrivere correttamente in italiano. Un disastro dal quale dobbiamo uscire al più presto.

 

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Il concorso delle bocciature. Il vero bocciato è il Ministero dell’istruzione ultima modifica: 2022-03-26T05:02:36+01:00 da
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