di Fabrizio De Angelis, La Tecnica della scuola 21.4.2018
– E’ tempo di gite scolastiche e viaggi d’istruzione e se per gli studenti questo può rappresentare un momento tanto atteso, per i docenti può non essere così, anzi, come abbiamo visto in precedenza, sono sempre meno i docenti disposti ad accompagnare gli studenti in gita.
Illegittimo obbligare i docenti ad andare in gita
Tuttavia, non sono pochi gli insegnanti che raccontano che il DS della scuola in cui lavorano ha emanato comunicazioni di servizio che obbliga il personale docente ad accompagnare gli studenti in gita scolastica. Se davvero fosse così, il comportamento di questi dirigenti scolastici è perfettamente illegittimo.
Infatti, non esiste alcun obbligo di accompagnamento per i docenti. Ricordiamo che per gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione sono definibili come un impegno di natura extrascolastico, con un orario di servizio differente da quello curricolare di insegnamento e con maggiori carichi di responsabilità.
È consuetudine in tutte le scuole chiedere in sede di Consiglio di classe, secondo le disposizioni discusse in Collegio e deliberate in Consiglio di Istituto, quali sono i docenti disponibili ad accompagnare gli studenti in un’uscita o in un viaggio di istruzione. Senza la disponibilità dei docenti accompagnatori nessuna uscita o viaggio potrà essere organizzato. Ad ogni modo, i regolamenti dei Consigli di Istituto, sono di norma fondati sulle indicazioni del comma 3 dell’art.8 della Circolare Ministeriale n.291 del 14 ottobre 1992, in cui è chiarito che ai fini del conferimento dell’incarico, il direttore didattico o il preside, nell’ambito delle indicazioni fornite dal consiglio di circolo o di istituto e secondo le modalità e i criteri fissati al precedente capoverso, individua i docenti, tenendo conto della loro effettiva disponibilità, prima di procedere alle relative designazioni.
Docenti accompagnatori
Anche se non si tratta certo di un obbligo, è preferibile scegliere un docente accompagnatore che insegni una disciplina attinente al viaggio o gita. Così come, nel caso di una gita o viaggio a tema sportivo sarebbe preferibile scegliere un docente di educazione fisica. Inoltre, in caso di viaggio all’estero, è bene scegliere un accompagnatore che possieda una buona conoscenza della lingua inglese o del luogo da visitare.
Quanti docenti accompagnatori
Nell’organizzazione della gita o viaggio d’istruzione, si deve tener conto anche del numero degli accompagnatori. Spesso gli stessi docenti fanno notare che sarebbe meglio avere più insegnanti a disposizione, per consentire una vigilanza maggiore agli alunni. Dall’altro lato, c’è il fattore economico, di cui parleremo a breve, che bisogna considerare.
Pertanto, nel programmare viaggi e gite d’istruzione bisogna calcolare un accompagnatore ogni 15 alunni. In caso di aumento di unità partecipanti, sempre in base alle possibilità economiche delle scuole, si può optare per un massimo di 3 insegnanti per classe, ma per i motivi di cui sopra, resta una scelta poco battuta.
Sarà comunque stabilito un avvicendamento fra il personale accompagnatore, nel senso che bisogna evitare che lo stesso docente partecipi a più viaggi d’istruzione, ma pensare ad una “turnazione”.
Dopo il viaggio d’istruzione
Una volta concluso il viaggio d’istruzione, sono tenuti ad informare gli organi collegiali e il preside su eventuali problemi avuti nel corso del viaggio, compreso il servizio dell’agenzia o ditta di trasporto. In tal caso, il preside riferisce all’USR tutte le informazioni ed eventualmente, in caso di disservizi ripetuti da parte delle agenzie di viaggio e trasporto.
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Il DS non può obbligare il docente ad andare in gita scolastica ultima modifica: 2018-04-22T05:53:06+02:00 da